Ultim’ora – RIFORMA della legge 104: allarme DISUGUAGLIANZA, addio a benefit e servizi, arriva l’ACCERTAMENTO UNICO

Ultim’ora – RIFORMA della legge 104: allarme DISUGUAGLIANZA, addio a benefit e servizi, arriva l’ACCERTAMENTO UNICO

Disabili - 104 - pexels - altranotizia.it

Nella primavera del 2025, l’Italia ha assistito a un periodo di transizione significativo per i diritti delle persone con disabilità, con l’entrata in vigore di riforme ambiziose legate alla Legge 104/1992.

Nonostante le buone intenzioni, l’implementazione delle nuove disposizioni ha incontrato ostacoli, evidenziando criticità nel sistema di tutela dei diritti dei disabili.​

A partire dal 1° gennaio 2025, in nove province italiane (Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste) è cambiato molto.

Infatti è stata avviata una sperimentazione che ha introdotto modifiche sostanziali alla Legge 104. Tra le principali novità ce ne sono alcune che hanno generato discussioni.

In alcuni casi, anzi, si è trattato di un vero e proprio vespaio di polemiche. Che cosa è accaduto esattamente? Lo scopriamo subito.

Rivoluzione 104, che cosa accade davvero

Il primo aspetto da analizzare riguarda il delicato tema dell’accertamento unico: le visite di rivedibilità sono state eliminate, e sostituite da un’unica valutazione multi dimensionale per l’invalidità civile, la disabilità e le prestazioni previdenziali. Questo ha spaventato non poco diverti titolari dei diritti relativi alla legge 104. Ma non è finita qui.​

Spazio anche al cosiddetto Progetto di vita personalizzato: è stato introdotto un piano individuale per accompagnare la persona disabile nel proprio percorso di vita, con l’obiettivo di promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale.​ Questo è un aspetto su cui si è dibattuto parecchio, soprattutto in ottica ‘indipendenza’ operativa. Ma anche in questo caso il discorso non si è esaurito.

Soldi portafogli - pexels - altranotizia.it
Soldi portafogli – pexels – altranotizia.it

La riforma continua in questi termini

Nelle province coinvolte nella sperimentazione, è stato previsto un bonus mensile di 850 euro per i beneficiari della Legge 104, e inoltre è stata è stata istituita la figura del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, con il compito di vigilare sull’applicazione delle norme e tutelare i diritti dei disabili.

Nonostante le riforme, la primavera del 2025 ha evidenziato diverse problematiche: in alcune province, la mancanza di personale e di formazione adeguata ha causato ritardi nell’attuazione delle nuove procedure, lasciando molte persone disabili senza assistenza tempestiva.​ E poi, la sovrapposizione tra vecchie e nuove disposizioni ha generato incertezza tra i beneficiari e gli operatori, complicando l’accesso ai diritti previsti.​ Le differenze nell’applicazione delle riforme tra le province coinvolte nella sperimentazione e il resto del Paese hanno creato situazioni di disuguaglianza nell’accesso ai servizi.​ Le associazioni di tutela dei diritti dei disabili hanno espresso preoccupazione per le difficoltà riscontrate nell’applicazione delle riforme. In particolare, hanno sottolineato la necessità di: coinvolgere attivamente le persone con disabilità e le loro famiglie nella definizione e nell’attuazione delle politiche che le riguardano e di garantire una formazione specifica per gli operatori coinvolti nell’attuazione delle nuove disposizioni, al fine di assicurare un’applicazione uniforme e corretta delle norme.​