Per Serena Bortone oggi è un giorno triste, perché ha dovuto dire “Addio” al suo maestro. Un commiato sincero e toccante dalla sua “allieva”.
L’ha incontrato che era diventata da poco maggiorenne. Stava iniziando la gavetta che poi l’avrebbe trasformata in una grande giornalista e poi anche in una conduttrice televisiva. Quella giovanissima ragazza all’inizio, naturalmente, non si era nemmeno resa conto che aveva fatto la conoscenza di un uomo che avrebbe segnato un’epoca breve, ma unica, all’interno della Rai.
Ed oggi, nel giorno del doloroso congedo da Angelo Guglielmi, grande direttore di Rai Tre, Serena Bortone ha voluto ricordarlo con uno splendido post, impreziosito da una bellissima foto, dove commozione e gratitudine si uniscono riuscendo a far provare emozionare vera a chi lo ha letto.
Serena Bortone, nel suo post, ha voluto ricordare la figura di un intellettuale che ha cambiato la storia della Rai, non soltanto di Rai Tre, in soli sette anni, dal 1987 al 1994. Per chi non ha avuto il piacere e la fortuna di godere di quella televisione possiamo dire che grazie a lui sono nati personaggi e programmi che ancora oggi godono di grande successo.
Il raccontare la realtà in tutti i suoi aspetti e tutti questi aspetti dovevano essere uniti da un filo chiamato “cultura”. Può essere questa, in estrema sintesi, l’idea di televisione di Angelo Guglielmi.
A lui sono legati programmi storici di Rai Tre come Telefono Giallo, Samarcanda, Un giorno in Pretura, La TV della ragazze, Blob, Chi l’ha visto?, Avanzi, Quelli che il calcio, così come a lui si deve il lancio di personaggi quali Corrado Augias, Michele Santoro, Fabio Fazio, Donatella Raffai, Serena Dandini, Franca Leosini, Daniele Luttazzi e tanti altri.
Nel ricordo della giornalista – conduttrice di Oggi è un altro giorno, vi è tutto questo. Il rimpianto di aver perduto per sempre un uomo che ha segnato con la sua opera e le sue scelte non soltanto la televisione, ma la vita stessa di coloro che di quei programmi ne erano i protagonisti. Queste le parole della giornalista romana.
Un lungo e, ripetiamo, toccante post. Eccone soltanto un frammento: “La Raitre nella quale sono entrata io nel 1989 (avevo 18 anni e facevo l’assistente ai programmi a contratto) non era una rete Tv, era una comunità…Ho imparato tutto in quegli anni preziosi e creativi. Resterò sempre una tua allieva. Grazie“.
E’ il triste congedo dell’allieva al suo Maestro. Ma nel momento del dolore rimane viva quell’emozione di oltre trent’anni prima. L’emozione di aver conosciuto e lavorato nella mitica Rai Tre di Angelo Guglielmi.
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