Un vasetto di yogurt scaduto da pochi giorni potrebbe essere ugualmente commestibile, ma potrebbe anche causare mal di stomaco, vomito, diarrea e perfino altri disturbi. Da cosa dipende e quando possiamo consumarlo anche oltre la data di scadenza?
Ci sono degli accorgimenti da tener presente prima di mangiare dei cibi confezionati oltre la data indicata sulla confezione. Soprattutto se si tratta di prodotti freschi o soggetti a fermentazione, o che seguono la cosiddetta ‘catena del freddo’ durante la loro distribuzione. Ecco come fare a scoprire se lo yogurt può essere consumato o meno anche una volta scaduto.
Scopriamo cos succede al nostro organismo e quali sono i rischi in cui si incorre nel caso in cui si decida di mangiare dello yogurt scaduto.
Se vi è capitato almeno una volta nella vita di dimenticare uno yogurt in frigorifero e di farlo scadere, senz’altro vi sarete chiesti se può essere consumato anche una volta trascorsa la data di scadenza. E soprattutto quali sono i rischi in cui si incorre nel caso in cui si decida di mangiare dello yogurt scaduto.
Tutti gli alimenti confezionati indicano sul pack una scritta con la data di scadenza, che può riportare la voce ‘consumare preferibilmente’ o ‘consumare entro’. La differenza tra le due frasi ci fa comprendere che per alcuni tipi di cibi la cui data di scadenza indicata è meno restrittiva di altre.
Nel caso specifico dello yogurt ci sono dei casi in cui si può mangiare anche trascorsa la data indicata. E altri invece nei quali bisogna assolutamente evitarne il consumo. Scopriamo quali.
Uno yogurt scaduto può essere consumato entro cinque giorni massimo dalla data di scadenza, se è stato conservato in frigorifero a una temperatura adeguata in quanto a differenza di altri latticini contiene fermenti lattici vivi.
Non va invece consumato assolutamente se sono trascorsi oltre cinque giorni dalla data di scadenza e se la confezione era già aperta. Per comprendere se il processo di acidificazione è cominciato sarà sufficiente annusare il prodotto, osservare la superficie della confezione e il suo interno.
Se sono presenti dei rigonfiamenti sul vasetto o l’odore è particolarmente acido o sgradevole va gettato senza pensarci due volte. Perché il suo consumo potrebbe far insorgere nel nostro organismo un’alterazione batterica che causerà diarrea vomito, nausea, mal di stomaco.
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