Kabir Bedi è da qualche giorno fuori dalla casa del Grande Fratello Vip. Un’esperienza importante, sicuramente assai diversa dalle tante provate nella sua vita. Di questo e di tanto altro ha parlato con Silvia Toffanin a Verissimo.
Il 21 febbraio ha salutato il resto della compagnia del Grande Fratello Vip ed è uscito dalla casa. Lo ha fatto alla sua maniera, con stile, ringraziando tutti e definendo quell’esperienza una delle più interessanti della sua vita. Non sempre tutto è filato via liscio con gli altri coinquilini, ma ora ha soltanto voglia di riprendersi quella libertà che gli è mancata per quasi due mesi.
Kabir Bedi, nel frattempo, ha voluto fermarsi nello studio di Verissimo, accolto dallo stile e dall’eleganza di Silvia Toffanin. La sua vita, privata e professionale, con le sue grandi gioie e l’inconsolabile dolore, raccontata tutta d’un fiato, non senza emozione. E quel senso di eterna gratitudine che prova nei riguardi del nostro paese. Cosa ha detto riferendosi all’Italia?
Kabir Bedi, la fama mondiale e l’amore per l’Italia
Quando si ha davanti Kabir Bedi non lo si può non legare al personaggio salgariano di Sandokan, allo stesso modo di quando si pensa all’agente segreto più famoso del mondo, James Bond ed il volto che appare dinanzi ai nostri occhi è sempre, e soltanto, quello di Sean Connery. Quel 1976 ha cambiato la vita dell’attore pakistano. Il ‘suo’ Sandokan è un successo che quasi cinquant’anni dopo è ancora impresso nella memoria di milioni di italiani.
L’Italia è un paese che ha scoperto, in quegli anni, di amare profondamente, non soltanto l’attore, ma anche l’uomo Kabir. Un amore, quello per il nostro paese, assolutamente ricambiato dall’attore. Queste le sue parole a Silvia Toffanin, nello studio di Verissimo: “L’Italia mi ha onorato proclamandomi Cavaliere della Repubblica. Non posso chiedere di più. E’ per me un paese che mi ha dato una nuova vita. Una vita di sostanza, creatività e di grande fama. Grazie Italia“.
Ma quegli occhi illuminati di sincera gratitudine, un attimo dopo si spengono per parlare del suo dolore più grande. Quale?
L’inconsolabile dolore
Ha toccato come argomento anche il suo dolore più grande, quello per la perdita di suo figlio Siddharth, affetto da schizofrenia e morto suicida.
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Quello è stato il momento più difficile della sua vita. Provare il dolore più grande per un padre, quello di perdere il proprio figlio, unito poi a quel senso di colpa che ti fa domandare continuamente dove si è, eventualmente, fallito. Un’emozione forte il racconto dell’attore, la stessa provata dai telespettatori.