Pier Silvio Berlusconi ha preso in mano le redini per modificare radicalmente, e da subito, il settore giornalistico all’interno del Gruppo Mediaset. Dolorosi tagli in vista.
Pier Silvio Berlusconi scende in campo. Non è una discesa nell’agone politico come ha fatto suo padre nell’ormai lontano 1994. Nel suo ruolo di vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del Gruppo Mediaset nonché come presidente e amministratore delegato di RTI, la società che esercita tutte le attività televisive del gruppo Mediaset, ha deciso di tracciare le nuove linee editoriali dell’immediato futuro.
Ottimazione delle risorse, taglio agli sprechi. Nell’epoca della pandemia anche il gruppo di Cologno Monzese ha deciso di recidere tutti i rami secchi dell’azienda che non producono profitto. In ambito televisivo gli ascolti sono la mannaia che determinano la fine di un programma ed è lì che Mediaset ha deciso di intervenire. A lanciare questa bomba editoriale in ambito Mediaset è stata Fanpage.it. Quali le reali intenzioni di Pier Silvio Berlusconi?
Pier Silvio Berlusconi ed il calo di ascolti
Mediaset avrebbe notato quanto siano calati gli ascolti per quanto attiene il settore dell’informazione. Tre redazioni che hanno fatto la storia delle reti Mediaset verranno definitivamente chiuse: Tg4, Studio Aperto e Sport Mediaset. Una decisione molto dolorosa che comporterà anche una riorganizzazione delle risorse umane del settore giornalistico.
In questo modo non si avranno più quattro telegiornali ma rimarranno soltanto il Tg5 e TgCom24. Ottimizzazione vuol dire, in termini concreti, che ad una conferenza stampa invece di inviare quattro giornalisti, in rappresentanza di ciascuna delle quattro testate giornalistiche, da adesso in poi se ne invieranno soltanto la metà. Vi saranno tagli del personale?
Possibili ripercussioni occupazionali
Ovviamente una rivoluzione di questa portata arreca con sé inevitabili e dolorosi tagli. Al momento si parla di 45 esuberi nei prossimi tre anni e probabilmente si agirà partendo da prepensionamenti su base volontaria, per poi arrivare al blocco dei rinnovi per i collaboratori a tempo determinato.
Chi invece verrà confermato tra quelli che hanno fatto parte delle redazioni che andranno chiuse, verrà indirizzato verso le redazioni delle news del mattino quale, ad esempio, quella di Mattino Cinque. L’ondata di cambiamento che si sta avviando da Cologno Monzese non riguarderà soltanto il settore dell’informazione, ma anche quello dell’intrattenimento.
In questo senso sembra che chi rischi di più al momento sia la conduttrice napoletana Barbara D’Urso, che dopo aver perso due suoi programmi, Domenica Live e Live – Non è la d’Urso, potrebbe vedersi tagliato anche il programma Pomeriggio Cinque, con ripercussioni che potrebbero andare ad inficiare anche sul rinnovo del contratto.