Il governo presieduto da Mario Draghi ha stanziato 500 milioni di euro come sostegno per le famiglie in difficoltà. Prosegue quindi senza interruzione l’azione del governo centrale, iniziata sotto il governo presieduto da Giuseppe Conte, per combattere il disagio economico e sociale derivato dalla pandemia di Covid – 19. Vediamo meglio in cosa consiste questo bonus.
Da marzo 2020, da quando cioè la pandemia è entrata nella nostra vita e nelle nostre case, molto è cambiato e purtroppo non in meglio. La situazione economica e sociale ha subito un contraccolpo durissimo. L’unione europea ha fatto la sua parte con il Recovery Found, ma adesso occorre che quei denari vengano investiti al meglio.
In quest’ottica di sostegno alle famiglie più colpite dalla crisi pandemica, il governo presieduto da Mario Draghi ha stanziato 500 milioni di euro per i buoni spesa, ovvero fondi da spendere in beni di prima necessità. Ma come funziona questo bonus e chi può farne richiesta?
La somma di 5oo milioni di euro sarà suddivisa a seconda della popolazione di ogni Comune e dalla distanza tra il reddito pro capite medio del Comune e quello nazionale. E’ il Comune stesso che ha stabilito chi può farne richiesta, solitamente in base al reddito ISEE, e quanti soldi poi mettere a disposizione. Gli importi variano in base alla composizione del nucleo familiare ed è anche possibile che si registrino differenze da città a città.
I buoni spesa saranno erogati fino a esaurimento dei fondi e ciascun Comune ha fissato le date per la presentazione delle domande. In città come Torino, Bologna, Siena, Piacenza, Lecce, Aosta, Udine e Sassari è stata avviata la presentazione delle richieste già nel mese di settembre. Come avviene esattamente l’erogazione del bonus spesa?
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Gli importi dei buoni spesa verranno erogati in tre quote mensili. Per i nuclei da 1 a 2 componenti la somma è fino a un massimo di 120 euro; da 3 a 4 componenti fino a un massimo di 240 euro e da 5 o più componenti fino a 360 euro.
Il valore complessivo di ogni assegnazione varia da 150 euro a 600 euro in base alla composizione del nucleo famigliare. Nel caso di figli minori si riceveranno due pacchetti di buoni senza dover ripresentare la domanda.
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Dopo il secondo si può ripresentare domanda fino a un massimo di tre assegnazioni per l’anno 2021. Coloro i quali non hanno figli minori non potranno ripresentare domanda dopo l’assegnazione dei primi due pacchetti di buoni.
Le spese ammesse fino ad esaurimento fondi sono tutte quelle legate alle prime necessità: ovviamente i generi alimentari in generale, ma anche le medicine.
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