Famoso conduttore Rai sospeso dopo la denuncia della sua ex moglie per stalking e lesioni personali aggravate. Proviamo a fare un pò di chiarezza su una vicenda che tocca un argomento sensibilissimo.
La scelta è stata quella di un passo di lato in attesa che ulteriori chiarimenti facciano luce sulla vicenda che vede indagato per stalking e lesioni personali aggravate un famoso conduttore della Rai. Il giornalista infatti non è apparso, e non apparirà, in video in occasione della partite di Nations League, in cui è impegnata la nazionale di calcio di Roberto Mancini.
La direzione di Viale Mazzini, ha intanto comunicato che tale decisione è stata presa di concerto tra l’Azienda, la direzione di Rai Sport e lo stesso giornalista. Non vi è quindi alcuna sospensione, né tantomeno alcun provvedimento disciplinare, ma trattasi semplicemente di una decisione presa di comune accordo tra l’Azienda ed il giornalista ai fini di una comune tutela e per evitare sgradevoli e sgradite strumetalizzazioni.
Chi è il famoso conduttore Rai coinvolto?
Famoso conduttore Rai accusato dalla ex moglie
La vicenda che vede coinvolto il conduttore Rai si scatena circa una settimana fa quando alcune dichiarazioni dell’ex moglie del giornalista trovano risalto su tutte le prime pagine: “Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata”. Ha inoltre proseguito la donna: “Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina”.
A seguito delle gravi accuse della donna il giudice per le indagini preliminari, Monica Ciancio, ha disposto la misura del “divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla persona offesa” nei confronti dell’ex vicedirettore di RaiSport, Enrico Varriale. Nel provvedimento emesso dal Gip ci si riferisce a “condotte reiterate” di molestie e minacce che avrebbero arrecato alla vittima “un grave stato d’ansia e paura“.
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Come si difende il giornalista accusato di stalking?
Il giornalista e conduttore di RaiSport Enrico Varriale ha bollato come “false” le accuse a lui rivolte, che verranno molto presto “smentite dai fatti“. Il giornalista è stato poi interrogato il 30 settembre scorso per ulteriori chiarimenti. La giudice per le indagini preliminari ha inoltre disposto per il giornalista il “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa” unito al divieto di “comunicare con lei neppure per interposta persona” e deve “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito”.
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Queste decisioni sono state ritenute necessarie poiché per gli inquirenti l’accusato è infatti responsabile di condotte reiterate di molestie e minacce, dovute “a personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo“.