Il famosissimo conduttore televisivo Giancarlo Magalli ha raccontato un episodio molto triste che ha vissuto quando era ancora un bambino: scopriamo cosa accadde.
Giancarlo Magalli è uno dei conduttori televisivi italiani più apprezzati ed amati di sempre. Nato Roma nel 1947, ha conseguito il diploma di maturità classica in classe con Luca Cordero di Montezemolo e Mario Draghi. Alla fine degli anni sessanta ha lavorato come animatore nel villaggio turistico di Pugnochiuso, uno dei primi in Italia con il proprio esordio nel villaggio del Gargano dopo aver svolto il servizio militare. È autore di molte trasmissioni televisive, come Non stop, programma che lanciò tanti talenti nel 1977. Dal 1991 è alla conduzione su Rai 2 del programma I fatti vostri, diretto da Michele Guardì.
Nel 2015 partecipa come guest star alla quarta edizione del reality show Pechino Express. Nel 2017 è la voce fuori campo del reality di Rai 2 Il Collegio, ruolo che ricopre nelle prime tre edizioni e nella quinta. Durante la quarta il suo ruolo viene affidato a Eric Alexander e Simona Ventura. Magalli ha lavorato anche come doppiatore in tantissimi film come ad esempio Pinocchio di Matteo Garrone, doppiando il personaggio del conduttore del carro, interpretato da Nino Scardina. In un’intervista Magalli ha parlato di un brutto episodio che ha vissuto quando era un bambino. Scopriamo cosa accadde.
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Durante un’intervista rilasciata a Tv Blog, Giancarlo Magalli ha parlato delle continue offese che, nel corso degli anni, ha sempre ricevuto a causa del suo fisico. “Sono stato preso di mira non solo per la mia altezza, ma anche per la mia pinguedine”, spiega il noto conduttore. “La verità è che non me ne è mai fregato niente. Spesso in trasmissione racconto di ragazzi bullizzati”, aggiunge poi.
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“Non sono storie di giovani picchiati, bensì di persone che si sentono dire brutto ciccione dai compagni di classe“, spiega Giancarlo, che poi racconta di esser stato a sua volta vittima di queste offese. “Io mi sarei dovuto suicidare a otto anni. Ero ciccione e me lo dicevano”. Una frase molto forte a sottolineare la durezza delle offese ricevute. “In quei casi o ci ridevo o li mandavo a quel paese, e si andava avanti”, conclude infine.
e.f.
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