Oggi recensiremo il libro L’ora di regia, scritto da Gianni Amelio e Francesco Munzi: scopriamo di cosa parla il manoscritto dei due autori.
L’ora di regia è un libro scritto a quattro mani d Francesco Munzi e Gianni Amelio. Quest’ultimo è un regista e sceneggiatore italiano, originario della Calabria. Il padre lo lascia ben presto, per trasferirsi in Argentina dal nonno per aiutare la famiglia. La mancanza di una figura paterna sarà una costante in molte sue opere. Il regista ha girato film di grande importanza per la critica cinematografica come Il piccolo Archimede, Porte aperte, Il ladro di bambini e anche il recentissimo Hammamet, che racconta la vita di Bettino Craxi.
Anche Francesco Munzi è un regista italiano molto affermato, diplomato al Centro sperimentale di cinematografia del 1998. La sua opera più importante è sicuramente Anime nere, vincitrice di ben 3 David di Donatello, per il miglior film, miglior regia e anche miglior sceneggiatura. Il regista ha anche conquistato due Nastri d’argento. Munzi è stato proprio uno dei migliori allievi di Gianni Amelio ed, i due, hanno deciso di fare una chiacchierata sul cinema che si è poi tramuta nel libro di cui ora parleremo: L’ora di regia.
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Di cosa parla L’ora di regia?
Francesco Munzi è stato allievo di Gianni Amelio nel 1997. Il ragazzo era allora perplesso sui metodi di insegnamento proposti, finché, per l’appunto, non incontrò Gianni. Questi sarà in grado di riaccendere in lui la passione per il cinema. Il libro, quindi, è una chiacchierata tra un ex maestro e un ex allievo, che parte dalle aule del Centro Sperimentale, fino ad arrivare a toccare il mestiere del regista.
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Per alcune settimane, nell’estate del 2015, i due registi, appartenenti a generazioni molto diverse, si sono incontrati da soli, davanti a un registratore. Hanno in seguito rivisto e riscritto decine di ore di conversazione che vengono messe per l’appunto nel libro. L’opera è davvero molto interessante e offre ottimi spunti di riflessione per tutti gli appassionati del cinema e in particolar modo, della regia.