L’attore Alessio Vassallo ha raccontanto, tempo fa, quali sono state le sue sensazioni nel girare una particolare scena insieme a un altro ragazzo: scopriamo cosa ha rivelato.
L’attore siciliano Alessio Vassallo torna stasera in tv: sarà proprio lui il protagonista del film La concessione del telefono – C’era una volta Vigata in onda in prima serata su Rai 4. Il film è tratto da un romanzo di Andrea Camilleri ed è il terzo capitolo della sega C’era una volta Vigata. Il protagonista è proprio il giovane Alessio Vassallo, che veste i panni di Pippo Genuardi.
Sguardo magnetico e sorriso affascinante, Alessio Vassallo, classe 1983, è un attore molto amato e conosciuto in Italia. Ha debuttato in tv insieme ad un grande del cinema, Beppe Fiorello, nel film La vita rubata, per poi prendere parte a diverse produzioni anche al cinema. In un’intervista di qualche tempo fa ha parlato di uno dei suoi tanti progetti cinematografici, in cui doveva girare una scena intima insieme ad un altro ragazzo: vediamo com’è andata e cosa gli ha insegnato quest’esperienza.
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Alessio Vassallo, il racconto dal set: “Ho capito che cosa significa…”
Intervistato per Vanity Fair, l’attore palermitano ha parlato del dietro le quinte de Il giorno più bello, film uscito qualche anno fa. La pellicola è stata la prima a trattare un tema molto importante: le nozze omosessuali in Italia. Alessio nel film interpreta Filippo, un ragazzo che sta per sposarsi con il compagno di lunga data Andrea. Nel film sono presenti scene abbastanza intime tra i due: com’è stato girarle per l’attore?
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Durante le riprese, Alessio ha fatto la sua prima scena nel letto insieme con un altro attore, mentre si baciavano. “Mi faceva effetto stare con la faccia sul suo petto” ha raccontato. In quella scena c’era un’intimità molto forte, perchè i due personaggi parlavano della loro vita insieme e del matrimonio. “La sensazione più strana” ha aggiunto, “è stata toccare un corpo simile al mio“. Questa esperienza però gli ha anche fatto capire molte cose: i due attori hanno fatto un giro per Roma per scattare dei selfie da far vedere nel film, e alcuni ragazzi di passaggio li hanno pesantemente insultati, cosa che purtroppo capita fin troppo spesso. “Ho capito che cosa significhi la mancanza di libertà” conclude Alessio.
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L.M.