Addio al cinema? Sembra una frase forte, purtroppo è la triste realtà con i giovani che potrebbero non tornare in sala anche dopo la pandemia da Covid.
Cosa c’è di più bello di una serata al cinema magari dopo una pizza? La pensavano i giovani fino a dieci anni fa, poi è arrivato nelle nostre vite lo streaming con esclusive a fare concorrenza alla sala e a mettere in crisi una industria fino a quel momento quasi impeccabile. Sono arrivati tempi bui e le sale hanno iniziato a chiudersi. Poi è arrivato il Covid e ciò che era già in bilico ha iniziato a peggiorare ulteriormente.
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Cosa è accaduto? Niente, non c’è più abitudine, passione o forse stanno solo cambiando i temi. Chi oggi ha 30 anni fa parte dell’ultima generazione che disdegna guardare un film su uno smartphone e non apprezza l’essere sempre e comunque messo di fronte alla disponibilità di scegliere tra migliaia di titoli. Quella generazione oggi sente l’assenza del cinema anche se piano piano le sale stanno riaprendo. Quelle che vengono dopo invece sono totalmente fuori da questo ideale e anzi non sono minimamente attaccati a quella stanza enorme senza luci. Ma perché?
Addio al cinema? Cosa sta accadendo?
I giovani ormai non vanno più al cinema, preferiscono guardare i film su internet tra laptop, smartphone e tablet. Non sentono l’esigenza di andare in sala per guardare quelle immagini che per anni ci hanno commosso, fatto ridere o impaurito. La generazione dei più giovani magari a 15 anni al cinema c’è andata una manciata di volte e in questo anno e mezzo di restrizione ha sentito l’assenza di tante cose ma non di questo. Quando non ti manca una cosa di certo non l’andrai a ricercare quando sarà a disposizione.
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Si tratta di una riflessione un po’ nichilista che sicuramente non incoraggia verso il futuro ed obbliga il pubblico a ragionare sotto diversi punti di vista per arrivare a una soluzione. Iniziare a rendere meno diffusa la mania dilagante di film in prima tv in streaming o addirittura la possibilità di fare partnership con queste piattaforme potrebbe essere un’idea. Di certo però i più giovani non hanno quella visione romantica che ai più grandi ricorda la caverna del mito di Platone.