Aurora Ruffino, gli esordi dell’attrice: “Ero spaesata” | Il racconto

L’attrice di Un passo dal cielo Aurora Ruffino ha confessato quali sono state le difficoltà che ha dovuto affrontare agli esordi della sua carriera: il suo racconto.

Le difficoltà iniziali di Aurora Ruffino (Instagram)

La giovane e talentuosa attrice Aurora Ruffino torna questa sera in tv per l’ultimo imperdibile episodio di Un passo dal cielo 6 – I guardiani. Finalmente il pubblico italiano potrà scoprire qual è la verità dietro l’incidente di Emma: è stato davvero solo un incidente oppure è stato causato di proposito da qualcuno? Nel cast della serie c’è anche la giovane Aurora Ruffino: scopriamo qualcosa in più su di lei.

L’attrice ha preso parte a diversi progetti importanti in passato, nonostante la giovane età. L’abbiamo vista infatti in Braccialetti Rossi, nella serie Questo nostro amore e anche ne La solitudine dei numeri primi. Queste erano le sue prime esperienze nel mondo della recitazione e ci sono state delle difficoltà che Aurora ha dovuto affrontare. Vediamo quali sono state.

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L’attrice Aurora Ruffino sulle prime esperienze lavorative: il racconto

Aurora Ruffino (Instagram)

L’attrice ha raccontato che il suo esordio nel mondo della televisione è avvenuto con La solitudine dei numeri primi. Quella è stata per lei un’esperianza molto particolare, che ancora oggi porta nel cuore:É stata tutta una scoperta” ha detto, “Era tutto nuovo e dovevo essere in grado di mantenere la concentrazione“. Del set ricorda la sensazione iniziale di sentirsi come “un pulcino impaurito, un pò spaesata ma comunque con belle emozioni“.

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La difficoltà più grande però, è arrivata con Questo nostro amore, serie in cui era una delle protagoniste. Quella è stata per lei la sua prima serie in assoluto ed ha sentito la differenza rispetto al mondo del cinema. Sul set delle serie, spiega l’attrice, i tempi sono molto diversi rispetto a quelli dei film e quindi si è ritrovata a dover pensare a molte cose nello stesso momento, sensazione a cui prima non era abituata. “Ad esempio tu devi saper guardare un segno” ha spiegato, “e mentre reciti devi capire proprio quel segno, guardare le luci, non fare determinati movimenti“. Dover gestire tutto questo è stata la sua grande difficoltà iniziale, ma per fortuna adesso l’ha ampiamente superata.

L.M.

 

Redazione Altranotizia

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