Francesco Pannofino e il figlio Andrea condividono un bellissimo rapporto: scopriamo qualcosa in più sul giovane figlio d’arte, sapete che cosa fa nella vita?
L’attore e doppiatore italiano Francesco Pannofino sarà ospite questo pomeriggio a Domenica In: in studio con lui ci saranno i colleghi Vanessa Incontrada e Alessando Haber. I tre attori racconteranno alla padrona di casa Mara Venier qualcosa sul loro nuovo progetto, il film Ostaggi.
Conosciamo Francesco Pannofino non solo per le sue brillanti doti di attore ma anche e soprattutto per quelle di doppiatore. Nella sua lunga e fortunata carriera, Pannofino ha prestato la voce ai giganti del cinema americano. Uno fra i tanti, l’affascinante George Clooney. Sembra proprio che suo figlio Andrea voglia intraprendere lo stesso percorso artistico dei genitori: scopriamo qualcosa in più su di lui e sul bellissimo ricordo del padre che porta nel cuore.
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Francesco Pannofino e il forte legame con il figlio Andrea: dove l’abbiamo già visto?
Un legame molto forte quello che lega il famoso attore e doppiatore Francesco Pannofino con il figlio Andrea. Intervistati entrambi da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, il ragazzo ha voluto condividere con noi un dolce ricordo del passato che lo lega al padre. “La domenica da bambino mi portava al Gianicolo“ ha confidato Andrea, “lo ricordo sempre con gioia; mi emoziona ogni volta che ci passo”.
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Quando Andrea era piccolo i suoi genitori si sono separati, pur mantenendo negli anni dei buoni rapporti. É stato un periodo difficile per la famiglia, ma nonostante tutto continuano ad essere molto legati. Sembra proprio che il ragazzo abbia voluto intraprendere la stessa carriera dei genitori, entrambi famosi attori. L’abbiamo visto infatti nel film Boris insieme al padre, pellicola realizzata dopo il grande successo della serie Boris, in cui Pannofino era il protagonista. Anche di quella serie Andrea ha simpatici ricordi: “Vedevo Boris da bambino” ha detto, “crescendo non riuscivo a vedere più mio padre che si arrabbiava ma Renè Ferretti.” L’avevate riconosciuto?
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L.M.
