Il Consiglio dei Ministri dovrà esaminare la bozza del Recovery Plan e vararlo entro il 30 aprile: ecco cosa contiene, tutti i dettagli.
Il Recovery Plan è il piano che prevede il modo in cui saranno gestiti ed investiti i soldi dell’Unione Europea, in Italia, per uscire dalla crisi scaturita dal Covid. La manovra è imponente coinvolge oltre 220 miliardi di euro di fondi, ottenuti dal Governo Conte II. Ora spetterà all’esecutivo di Mario Draghi saper gestire nel modo migliore possibile i soldi per la ripartenza della nostra nazione.
Intanto, sul fronte Covid, la situazione sembra migliorata: quasi tutta la penisola, infatti, si trova in zona gialla, con l’unica regione in rosso la Sardegna. Tra maggio e giugno si attende un’impennata delle somministrazioni giornaliere dei vaccini che dovrebbero consentire un numero sempre maggiore di riaperture. Ma ora vediamo cosa contiene la bozza del Recovery Plan al vaglio del Consiglio dei Ministri.
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I dettagli del Recovery Plan, le misure previste
Il Recovery Plan è una misura imponente, strutturata in sei missioni. Per la Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura sono stati stanziati 43.5 miliardi. Per la Rivoluzione verde e transizione ecologica 57,5, per le Infrastrutture e mobilità sostenibile 25.3 miliardi. Infine per Istruzione e ricerca 31.6, per Inclusione e coesione 17.8 mentre per la Salute 15.6.
Il piano prevede una cabina di regia a Palazzo Chigi che avrà il compito di monitorare e supervisionare l’andamento delle manovre. La cabina di regia dovrà inoltre promuovere la cooperazione con i partner economici, sociali e territoriali. Inoltre potrà apportare delle modifiche, ove necessario, per attuare interamente tutti i progetti previsti dal Recovery Plan.
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Le altre riforme previste sono quella del fisco, della pubblica amministrazione, della giustizia e della concorrenza. Per quanto riguarda le pensioni è stato confermato lo stop di Quota 100 entro la fine dell’anno. Al suo posto ci saranno delle misure specifiche per le categorie con mansioni logoranti. L’obiettivo posto per la P.A., invece, è quello di creare una piattaforma unica per comunicare in modo efficace ed efficiente con i cittadini. Uno dei vari progetti per scuola prevede la creazione di circa 228.000 posti per gli asili nido e le scuole materne.
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e.f.