Da lunedì 19 aprile le regioni cambiano ufficialmente i propri colori: restano solo in 3 ancora in zona rossa, il resto in arancione: quali sono le misure da rispettare.
Nonostante le innumerevoli critiche ricevute, continua ancora la suddivisione dell’Italia per fasce di colore, basandosi sul numero di contagi e sulla percentuale di terapie intensive occupate. Anche se la situazione non è delle più rosee, si intravedono i primi allentamenti delle misure restrittive, grazie anche al prosieguo della campagna vaccinale.
Dopo il periodo delle vacanze pasquali, il Governo ha annunciato delle novità che dovrebbero presto entrare in vigore, come il pass per consentire gli spostamenti anche fra regioni di colore diverso. In questi giorni è in corso anche un acceso dibattito per cercare di eliminare il coprifuoco fissato per le ore 22 già da svariati mesi.
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Come cambiano i colori delle regioni dal 19 aprile
Sono solo 3 le regioni che restano in zona rossa dopo le festività pasquali. Si tratta di Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna: tutte le altre sono in zona arancione almeno fino al 26 aprile. Aumenta anche il numero degli studenti che ritornano a scuola in presenza. Infatti, adesso, in zona gialla ed arancione si ritorna al 100% nelle aule. Sono circa 7 milioni gli studenti che tornano fra i banchi. La didattica a distanza resta solo nelle zone rosse.
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Stando ai dati rilasciati da Coldiretti, sono nove italiani su dieci, per un totale di 53,9 milioni di persone, ad essere finalmente fuori dalla zona rossa. Dal 26 aprile, la situazione, dovrebbe migliorare ulteriormente perchè, alcune regioni, dovrebbero passare nella zona gialla rafforzata, con la riapertura dei ristoranti con tavoli all’aperto.
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Per adesso, però, resteranno ancora chiusi, garantendo, come sempre, solo la consegna a domicilio o l’asporto. La perdita ammonta a quasi 1.5 miliardi solo in questa settimana, per un totale di quasi 400.000 mila attività che operano nel campo della ristorazione.
e.f.