Il Commissario Montalbano ha segnato per Luca Zingaretti una grande svolta professionale. Nonostante questo non mancano gli episodi complicati.
Prima di raccontare la grande paura del protagonista soffermiamoci sulle anticipazioni della puntata in onda stasera su Rai 1. Verrà ritrovato il cadavere di Agata Cosentino nell’archivio comunale. Si pensa che ci possa essere stata anche violenza sul suo corpo. Il nostro però non è convinto del tutto che la donna sia finita per morire dopo l’aggressione subita per quei vili atti descritti.
Inizierà così una serie di indagini che porterà a scoprire un carattere molto particolare di questa ragazza e che pare che chi l’abbia ucciso sia una persona di cui lei si fidava davvero molto. La situazione sembra dunque precipitare col pubblico che si troverà di fronte a delle situazioni piuttosto paradossali e tutte da interpretare. Andiamo ora a scoprire la grande paura del protagonista della serie.
Il Commissario Montalbano, quella grande paura di Zingaretti
Luca Zingaretti rivelò diverso tempo fa di aver avuto una grande paura nell’approccio a Il Commissario Montalbano. In un’intervista a Repubblica l’uomo svelò che Andrea Camilleri, autore del romanzo, era uno dei suoi professori in Accademia. I suoi libri sul personaggio gli erano piaciuti davvero molto e come non capirlo visto che sono degli inarrivabili capolavori di letteratura. E già da lì in lui era nata l’idea di fare qualcosa in merito all’opera. Zingaretti spiega di aver provato a comprare i diritti con l’idea che lo stesso avesse delle potenzialità importanti per arrivare in televisione.
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Quando poi scoprì che si era deciso di portare l’opera in televisione si mise a disposizione per fare il provino e fu subito scelto come adatto per ricoprire il ruolo del protagonista. Raccontò poi di aver telefonato immediatamente allo stesso Camilleri per dirgli che non gli aveva detto niente di questa sua grandissima voglia di partecipare alla serie, ma di avere una paura incredibile ora che gli era stato dato il ruolo. C’era la consapevolezza di come volesse fare il personaggio ma non la comprensione di come arrivare a quello splendido risultato poi effettivamente raggiunto.