La giovanissima cantante Casadilego sarà ospite questa sera su Rai 2 di Un’ora sola vi vorrei: sapete perchè ha scelto di chiamarsi così? Scopriamo insieme.
Capelli colorati, voce angelica, talento straordinario: la cantante Casadilego è giovanissima, ma ha già iniziato una fantastica carriera che siamo sicuri la porterà lontano. Nata a Bellante nel 2003, la splendida artista ha partecipato all’ultima edizione di X Factor, uscedone come vincitrice. Il suo EP dal titolo Casadilego è uscito lo scorso dicembre ed è già un grande successo.
Questa sera la cantante sarà ospite di Enrico Brignano al programma di Rai 2 Un’ora sola vi vorrei. Durante la puntata l’attore intratterrà il pubblico con monologhi e riflessioni su svariati temi. Accanto a lui ci sarà proprio la giovane artista, che con la sua musica ci farà nuovamente sognare. Armata di chitarra e pianoforte, nell’ultima edizione di X Factor ha incantato giuria e pubblico con le sue canzoni, e adesso sembra inarrestabile. Scopriamo qualcosa in più su di lei: sapete perché ha scelto questo nome? Ci sono ben due motivi, vediamo quali sono.
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Casadilego: perché la cantante ha scelto questo nome d’arte?
La giovanissima Casadilego è un’artista che pian piano, dal talent X Factor, sta muovendo i primi passi nel panorama della musica italiana. Canta in italiano e in inglese e suona anche diversi strumenti: è un pò il simbolo di una generazione che a dispetto di quello che sembra, si da da fare per inseguire i propri sogni e raggiungerli. Il suo nome è Elisa Coclite ma ha scelto di farsi conoscere come Casadilego. Ecco perché.
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Lei stessa ha raccontato durante il suo percorso a X Factor che la scelta di questo nome è legata a più motivi. Primo fra tutti “è un omaggio al mio cantante del cuore, Ed Sheeran, nonchè colui che mi ha immesso nel mondo della musica moderna pop”. Elisa infatti ha dichiarato che Sheeran per lei “è una guida“. Ma Casadilego è molto di più. “Questo nome è un reminder. Mi ricorda che il futuro, come il presente, sono impermanenti e che la vita è come una casa di lego. I mattoncini che si mettono si devono anche togliere, per raccoglierne di altri. Voglio saper accogliere le cose nuove, perché ci portano in passaggi meravigliosi“.
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L.M.
