In calo le somministrazioni dei vaccini per il Covid a Pasqua: gli operatori hanno registrato una brusca frenata e, presto, potrebbero arrivare nuovi tagli.
Alla fine è accaduto ciò che si temeva: nel giorno di Pasqua è stato registrato un netto calo delle vaccinazioni. I numeri non fanno sorridere dopo il buon trend della settimana scorsa. Sembra allontanarsi sempre di più la fatidica data in cui potremo raggiungere la tanto attesa immunità di gregge.
Le vaccinazioni restano la priorità assoluta nel nostro Paese e in Europa. I dati provenienti dagli Stati in cui sono stati somministrati più vaccini, infatti, fanno ben sperare. Le aziende farmaceutiche dovrebbero produrre in questi mesi le dosi necessarie all’immunizzazione della popolazione, anche se non sono da escludere dei possibili tagli.
LEGGI ANCHE > > > Covid, zone rosse e arancioni: tutte le regole e i divieti da rispettare
Vaccini per il Covid in calo a Pasqua, i dettagli
In netto calo i vaccini per il Covid nella giornata di Pasqua: solo 92.000 le iniezioni registrate. Il record negativo va all’Umbria e alla Sardegna, che hanno vaccinato rispettivamente solo 14 e 39 persone. Giusto una settimana prima, il 28 marzo, erano state in totale 159.703, quasi il doppio. Giovedì 1 aprile, invece, gli operatori avevano vaccinato più di 270.000 persone, praticamente il triplo.
PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATI SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.
“È vero, la domenica di Pasqua non è andata benissimo, ma siamo soddisfatti dei dati settimanali“, spiegano dalla struttura commissariale di Palazzo Chigi. Infatti bisogna sottolineare che sono cresciute del 20% le somministrazioni agli over 80. Il dato più preoccupante è che, per ora, solo il 5.75% della popolazione ha già ricevuto la seconda dose. Numeri ancora troppo bassi. L’obiettivo fissato dal piano vaccinale del generale Figliuolo resta l’80%, con una media di 500.000 dosi giornaliere, per la fine dell’estate.
LEGGI ANCHE > > > Covid: quali regioni cambiano colore dopo Pasqua, i dettagli
Fondamentale sarà l’arrivo del nuovo vaccino dell’azienda americana Johnson&Johnson. Tra aprile e giugno erano previste la consegna di circa 8 milioni di dosi: tuttavia, ad aprile, saranno solo 500.000. “Questo sarà un mese di transizione”, spiegano delle fonti vicine al generale Figliuolo. “Ma già a maggio ci sarà il pieno di dosi. Purtroppo i fornitori tendono a concentrare le consegne nella seconda parte dei trimestri”, aggiungo dalla struttura commissariale per l’emergenza.
e.f.