L’Italia da oggi torna ad essere divisa in zone rosse e arancioni: vediamo quali sono tutte le regole e i divieti da rispettare.
Nello scorso weekend, l’intero territorio italiano era in zona rossa: da oggi, martedì 6 aprile, tornano le zone rosse e arancioni, con i relativi divieti e le regole da rispettare. Dopo il lunedì di pasquetta, alcune regioni italiane rimangono rosse, a causa dell’ancora alto numero di contagi da Covid 19; altre invece diventano arancioni e quindi sono tenute a rispettare limitazioni più leggere.
Le regioni che ad oggi rimangono rosse sono: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Val d’Aosta. Le regioni invece che passano in zona arancione sono le seguenti: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, , Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto. A queste si aggiungono la Provincia autonoma di Bolzano e la Provincia autonoma di Trento. Vediamo nel dettaglio quali sono le misure da rispettare.
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Zone rosse e arancioni: i divieti da rispettare
Come riporta Ansa, a seconda del colore della regione ci sono diverse restrizioni e limiti da dover rispettare e che toccano diversi settori: dalla scuola, alle attività sportive, fino ai viaggi. Nelle 9 regioni che si trovano in zona rossa le restrizioni sono più severe. Ci si può spostare soltanto per motivi di lavoro, salute, o altre necessità e al contrario del weekend di Pasqua, non è consentito andare a visitare amici e parenti. Per quanto riguarda l’attività sportiva, questa è consentita ma senza allontanarsi troppo dalla propria abitazione. Le scuole riaprono e le lezioni tornano in presenza, ma solo fino alla prima media. Continuano ad essere chiusi parrucchieri, negozi di abbigliamento, centri estetici. Rimangono aperti i negozi che vendono beni di prima necessità.
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In zona arancione invece si possono visitare amici e parenti ma sempre con alcuni limiti: solo una volta al giorno, massimo due persone e solo all’interno del Comune di residenza. Non si può uscire dal proprio Comune. Per quanto riguarda le scuole, tornano in presenza anche i ragazzi delle medie e delle superiori ma solo al 50%. In tutta Italia rimane il coprifuoco alle 22 e tutte le precedenti norme contenute nell’ultimo decreto.
L.M.