Il 31 marzo è una data importante per la storia di Roma, una svolta dalla quale ebbe vantaggi tutto il paese e non solo la capitale.
Roma è la città più bella del mondo, è come viaggiare per un museo all’aria aperta trovando sempre qualcosa di nuovo. Ci vengono da tutto il mondo per visitarla e nessuno rimane deluso anche se la vita a volte è diventata cara e difficile da gestire per le tante problematiche di una città che rimane unica.
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Come tutte le grandi metropoli ha avuto la possibilità di dare qualcosa di importante al suo paese, anche per questo è diventata la capitale oltre che il simbolo degli italiani all’estero. Il Colosseo, i Fori, il Gianicolo, Monte Mario, l’Aventino, la Piramide, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo, il Pantheon sono solo alcune delle meraviglie che troviamo in questa città. Ma cosa accadde il 31 marzo di diversi anni fa.
Accadde oggi, la grande svolta
Il 31 marzo del 1935 Re Vittorio Emanuele III inaugurò la Città Universitaria di Roma. Ma di cosa si tratta a livello pratico? Questi è un campus universitario che sorge nel quartiere Tiburtino, sede della principale università della capitale, La Sapienza.
Fu realizzato nel pieno ventennio fascista da architetti razionalisti, con Marcello Piacentini che ne era alla supervisione. L’opera fu fortemente voluta da Benito Mussolini affinché Roma potesse avere un centro universitario. Sicuramente splende per motivi architettonici, ma ancor più grande è il valore che vi troviamo all’interno dal punto di vista delle emozioni artistiche.
Chi era Marcello Piacentini?
Interessante è anche parlare di Marcello Piacentini, fu architetto, urbanista e accademico, protagonista della progettazione nel trentennio dal 1910 al 1940. La sua figura era quella di ideologo del monumentalismo grazie anche alla possibilità di lavorare e portare delle opere straordinarie. Era rigoroso e molto preciso per questo fu al centro del razionalismo come massimo interprete del nostro paese e non solo.