29 marzo 1946, nasce un mito tutto italiano | Ha cambiato la storia

Il 29 marzo è una data molto importante per il nostro paese, soprattutto se al suo fianco ci mettiamo l’anno 1946. Quello fu infatti un momento di grandissima svolta.

29 marzo 1946
29 marzo 1946 (Pixabay)

Quella che per molto può essere una data insignificante per altri invece magari rappresenta un giorno importante e denso di risposte. Quello che per alcuni è un 29 marzo come un altro per alcuni invece può essere la data del compleanno, del matrimonio, della nascita di un figlio. Attorno a una data possono accadere tantissime cose alcune magari si ricordano, altre fanno parte della nostra storia personale e altre semplicemente si dimenticano. La storia che vi vogliamo raccontare oggi ci porta indietro di 75 anni.

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29 marzo 1946, la Piaggio lancia la Vespa

29 marzo 1946, la Piaggio lancia la Vespa
29 marzo 1946, la Piaggio lancia la Vespa

Il 29 marzo del 1946 la Piaggio mostra sul mercato per la prima volta la Vespa, la due ruote più famosa di tutti i tempi e che avrebbe fatto la storia. Fu brevettata il 23 aprile del 1946 su progetto fissato dall’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio. Più volte negli anni a seguire la Vespa sarebbe stata utilizzata come un vero e proprio simbolo del nostro paese attraverso le sue curve sinuose e una linea perfetta.

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Addirittura è stata esposta nei musei di tutto il mondo e oggetto di studio per decenni e decenni, fino ai giorni nostri. Enrico Piaggio fu il primo a intuire che poteva realizzare qualcosa di molto innovativo verso il futuro. D’Ascanio, di cui abbiamo già parlato, detestava letteralmente dover scavalcare per salire sulla moto. Questo lo portò a inventare una seduta molto innovativa e in grado di evitare lunghi salti vista l’assenza del tunnel centrale. La parte anteriore era ispirata a quella dei carrelli per aerei e anche lo studio del motore fu realmente innovativo.

Da quel momento sono usciti un numero spropositato di modelli, ma la Vespa è rimasto un marchio in grado di far tendenza. Tanto che negli anni c’è chi si è dilettato a utilizzarla, sempre su concessione, anche per la realizzazione di altri mezzi di locomozione o magari per vestiti, oggettistica, fino addirittura a materiale per la scuola. Un fenomeno tutto italiano che partì quel giorno per conquistare letteralmente il mondo e durare negli anni.

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