Lino Banfi è un attore straordinario, amatissimo, che ha però dovuto affrontare anche alcuni momenti molto difficili nella sua vita. Nonostante questo ha lottato sempre a testa alta.
Torniamo a parlare dell’attore nel giorno in cui possiamo seguire uno dei suoi classicissimi, Cornetti alla crema. Il film andrà in onda alle 14.30 su Cine34, canale 34 del digitale terrestre, dove possiamo assistere a tantissimi capolavori della storia del cinema nostrano. Nel cast di questa opera troviamo una donna che è stata forse la più grande sex symbol del nostro paese, Edwige Fenech.
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Il film racconta la storia di Domenico, un padre e marito rassegnato dalla sua vita media di sarto per il clero. Fino a quando si ritrova di fronte a una relazione extraconiugale con una ragazza che sogna la lirica e che è fidanzata con un giocatore di rugby, ne accadranno di tutti i tipi. Dopo questo racconto però andiamo a leggere la pagina più triste della vita dell’attore pugliese.
Lino Banfi, una tragedia impossibile da accettare
Lino Banfi ha vissuto una vita piena di soddisfazioni, ma negli ultimi anni ha dovuto affrontare una vera e propria tragedia. La sua amatissima Lucia, moglie ormai dal 1962, ha scoperto di essere affetta da Alzheimer e proprio per starle vicino Lino ha iniziato a lavorare un po’ meno per provare a seguirla e a regalarle un po’ di serenità familiare. La notizia ovviamente ha scosso tutta la famiglia, che aveva già dovuto affrontare il tumore al seno della figlia Rosanna.
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I due hanno vissuto, e vivono, una splendida storia d’amore. Si sposarono nel 1962 dopo la “fuitina” perché le famiglie non accettavano la loro relazione. La donna era una giovane parrucchiera, mentre lui era un ragazzo con aspirazioni verso il mondo dello spettacolo. Nel 2012 festeggiarono le loro nozze d’oro prima dell’arrivasse la malattia. A Domenica In l’uomo sottolineò: “Abbiamo fatto una vita normale, mai un viaggio o una crociera. Adesso che potrei non posso farlo pre via della malattia”.
Ora si lavora per farla vivere comunque tranquilla: “La seguono i medici migliori. Voglio arginare la malattia e le sto provando tutte. Quando posso la faccio ridere. Se un giorno non dovesse riconoscermi ci presenteremo di nuovo”. L’essere romantico è sicuramente al centro del suo vocabolario.