Mick Schumacher è pronto a far emozionare il pubblico italiano, riportando sulle piste di Formula 1 un nome che ha fatto la storia assoluta di questo sport.
La traccia indelebile lasciata dall’uomo qui sopra descrive un periodo delle nostre vite, della nostra storia e ci fa riflettere. Protagonista è Michael Schumacher, uomo straordinario e fin troppo sfortunato che ha dovuto affrontare un percorso drammatico proprio sul momento più bello della sua vita.
Il suo nome però tornerà in pista e lo farà grazie al figlio Mick, talentuoso pilota pronto a fare il debutto nel Mondiale di Formula 1. Impossibile non pensare a quell’uomo di cui si è saputo poco o niente negli ultimi anni e che ha lasciato nelle nostre vite un segno davvero difficile da dimenticare.
Mick Schumacher ha parlato, come riportato da SportMediaset, spiegando le sue emozioni: “I miei non sono qui, ma so che sono vicini e mi aiuteranno in questo grande passo per me”. Si torna a parlare dei successi del padre: “Mi sarebbe piaciuto andare a Melbourne per iniziare, ma anche qui è bello davvero. Nel 2004 papà vinse qui la prima gara corsa in Bahrain, quindi felice di essere a Sakhir. Non avere avuto molto tempo è triste, ma abbiamo fatto il possibile e dovremo sfruttare l’esperienza fatta davvero al massimo”.
Per lui inizia una nuova avventura che non può che galvanizzarlo: “Sono veramente entusiasta. È stata una lunga strada per arrivare fino a questo punto. I test sono un assaggio ma voglio sempre di più. Ho amato tanti sport, ma nulla mi ha dato le stesse emozioni che provo quando vado a correre in macchina. Dai dodici anni questo percorso mi ha portato a gareggiare a livello internazionale. Ho sempre voluto ciò e ora sono finalmente qui”.
Non si può non pensare al dramma di suo padre Michael Schumacher. Era una fredda mattina del 29 dicembre 2013 quando in una discesa in sci fuori pista a Merbile in Savoia l’ex pilota della Ferrari cade e sbatte la testa su una roccia. La presenza di una videocamera sportiva perforò di fatto il casco andando a colpire proprio la testa del tedesco. Fu portato subito a Grenoble al Centro Ospedaliero dove fu constatato uno stato semicomatoso.
Operato per il trauma cranico venne mantenuto in coma farmacologico. Ci vollerò sei mesi per vederlo uscire da quello stato e per iniziare la riabilitazione. Dal ritorno a casa nel settembre del 2014 la famiglia ha deciso di chiudersi nel silenzio per rispetto del pilota, ma la speranza di tutti è di rivedere Schumi sorridere in pubblico prima o poi.
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