Martufello è il protagonista di oggi di Quattro chiacchiere con. Il noto comico e attore ha rilasciato della parole molto interessanti ai nostri microfoni.
Straordinaria maschera del nostro spettacolo Martufello è un uomo d’altri tempi, generoso e molto cordiale. Ci accoglie con la sua semplicità e ci racconta la sua Sezze: “È dove sono nato, cresciuto fino a una certa poi mi sono trasferito a Roma arrampicandomi sugli specchi, dormivo alla stazione. Questo è un lavoro dove devi essere umile e ho avuto la fortuna di entrare nel Bagaglino. Sezze la porto dentro e quando posso sono lì dove ho ancora parenti. L’ho portata ovunque e ne ho parlato spesso per l’amore che ho per lei”.
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Una carriera quella del “nostro” all’insegna del buonumore e con un grande artista come spalla Pier Francesco Pingitore: “È un vero amico, ci sentiamo sempre e a lui devo tutto. Non posso che dirgli grazie. È un grande artista e mi ha permesso di fare questo mestiere. Possono esistere anche in questo mondo amicizie vere. Mi viene sempre da ricordare il grande Oreste Lionello con cui avevo un grande rapporto e altri colleghi di lavoro”.
Martufello, come tornare a fare spettacolo?
Un momento difficile per via del Covid su cui Martufello ha un’idea perfetta: “Il teatro, le feste, le sagre dipendono tutto dai vaccini. Se ci vacciniamo tutti danno il permesso di fare le cose. La soluzione ai nostri problemi, dell’arte e tutto il mondo, sono i vaccini. Più gente si vaccina e più iniziamo a tornare alla normalità. Se fanno 500-600mila vaccini al giorno forse quest’estate faremo qualcosa, altrimenti ci dobbiamo rassegnare a Natale prossimo. Io lo devo fare, aspetto che mi chiamino”.
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Rimanere lontani dal pubblico: “Dimentichiamo a volte cosa sappiamo fare, pensiamo che la gente si dimentica di ridere e scherzare tornando a quella gioia se si va a teatro, al cinema, a una festa. Questo è molto importante”. Martufello a dicembre compirà 70 anni, chi è oggi: “Martufello è un uomo per bene, onesto, sincero e generoso. Un uomo che ama fare il suo mestiere e non ama stravolgere. Non fa la corsa su nessuno e solo su sé stesso”.
Ricordo di Gigi Proietti
Non poteva mancare uno splendido ricordo di Gigi Proietti: “È stato un personaggio importantissimo, sì romano ma che tutta l’Italia ha ammirato e al quale tutti hanno voluto bene. È stata una grandissima perdita. Era un esempio per tanti, lo guardavi con rispetto e ammirazione. Cercavi con gli occhi di capirlo”.