Stop di Amazon, le motivazioni dei dipendenti: “Non ci sono alternative”. Racconti shock

Le motivazioni dietro lo stop di Amazon, i dipendenti: “Non ci sono alternative”. I racconti shock di alcuni lavoratori

Magazzini Amazon (Getty Images)

É previsto per la giornata del 22 marzo uno sciopero del colosso dell’e-commerce Amazon, fondato da Jeff Bezos. Le motivazioni dietro la decisione dello stop sono state date da alcuni dipendenti, che a Repubblica.it hanno raccontato le impressionanti condizioni di lavoro che li hanno spinti a protestare. “Non comprate per 24 ore”, questo l’appello dei tantissimi dipendenti di Amazon, che ha ormai innumerevoli magazzini sparsi in tutta Italia. A proclamare lo sciopero sono stati Filt Cgil, Uiltrasporti e altri sindacati. Ecco i racconti shock di alcuni dipendenti.

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I racconti dei dipendenti per lo stop di Amazon

Jeff Bezos, fondatore di Amazon (Getty Images)

Alcuni dipendenti nei magazzini del colosso americano di e-commerce, Amazon, hanno raccontato le condizioni di lavoro. I lavoratori hanno chiesto uno sciopero per la giornata del 22 marzo, proprio per poter avanzare le loro rimostranze al colosso Amazon. Le testimonianze dei dipendenti sono incredibili, eccone alcune.

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Secondo quanto riportato da Repubblica.it, alcuni lavoratori addetti ai magazzini di Amazon, hanno raccontato di “turni insostenibili” e “lavoro ripetitivo”. I dipendenti hanno raccontato dei dolori fisici nell’eseguire alcune azioni per molte ore consecutive, come dolore ai polsi e alle gambe.

I turni, secondo quanto racontato da una lavoratrice al quotidiano Repubblica.it, sono insostenibili, tanto che molti dipendenti parlano anche di “disagio psicologico”. Altro problema, che ha portato alla decisione dello sciopero, è quello delle conseguenze fisiche. Il lavoro di magazzino, infatti, sembrerebbe essere particolarmente pesante perchè “le fasi del lavoro sono preimpostate”, ha raccontato un dipendente.

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Gli scioperanti chiedono, oltre alla revisione dei turni, anche delle modifiche nell’organizzazione. “Il sistema è guidato da un algoritmo”, ha raccontato un dipendente Amazon. “A chi sta sopra non interessa se quei numeri vengono ottenuti con le buone- ha continuato -o con le cattive”. Per tutti questi motivi, i dipendenti dei magazzini Amazon richiedono uno sciopero, per vedere le loro richieste finalmente accolte. I lavoratori invitano i consumatori a non comprare per almeno 24 ore, così da non rendere vane le proteste.

Eravate a conoscenza dei motivi dello sciopero indetto per la giornata di oggi dai dipendenti del collosso americano Amazon?

Eleonora Di Vincenzo

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