Il vaccino russo Sputnik contro il Covid, l’annuncio del Governatore Zingaretti: sperimentazione in Lazio, i dettagli
Come annunciato alcune settimane fa, il vaccino Sputnik contro il Covid sarà prodotto in Italia: arriva in queste l’annuncio del Governatore della Regione Lazio che annuncia una sperimentazione scientifica allo Spallanzani. Si tratta di un vaccino che non ha ancora ricevuto l’approvazione dell’Ema per quanto riguarda la somministrazione in Europa, al contrario dell’AstraZeneca o del Johnson&Johnson o dello Pfitzer. Proprio in questi ultimi giorni, ricordiamo, in merito ai vaccini abbiamo assistito ad uno stop per quanto riguarda l’AstraZeneca, con la sospensione della somministrazione in Italia e in altri paesi. L’intervento dell’Ema è stato necessario per riprendere la campagna vaccinale e tranquillizzare i cittadini in merito ai possibili effetti collaterali. Giunge in queste ore l’annuncio del Governatore della Regione Lazio in merito al vaccino russo, vediamo nel dettaglio cos’ha dichiarato.
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Vaccino Sputnik: sperimentazione in Lazio
L’annuncio arriva, come riportato da “Il Corriere della Sera”, da Zingaretti, Governatore della Regione Lazio. “Tra qualche giorno verrà stipulato un primo accordo con l’istituto Spallanzani per una sperimentazione in forma scientifica con il vaccino Sputnik” ha spiegato “in attesa ovviamente dell’autorizzazione formale dell’Ema, per quanto riguarda lo studio sulle varianti”. Non è al momento chiaro come sarà organizzato il training di sperimentazione, ma sembra ormai ufficiale. Ancora, proprio ieri, 20 Marzo, nel Lazio è arrivato il certificato che attesta l’avvenuta e completa vaccinazione per chi si è sottoposto alla somministrazione. “È la prima Regione italiana a popolare il fascicolo sanitario elettronico del singolo utente anche con questo certificato di natura sanitaria” ha spiegato l’assessore D’Amato. “Le modalità e che cosa si vorrà fare di questo certificato, a livello europeo e nazionale, lo stabiliranno gli organi competenti”.
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Ricordiamo che l’obbiettivo del Generale Figliuolo, Commissario per l’emergenza, è vaccinare tutta la popolazione italiano entro l’estate. Un obbiettivo senza dubbio impegnativo e importante, per cui occorre un preciso piano organizzativo.