Covid, due Regioni pronte a cambiare ‘colore’: accadrà dopo il monitoraggio odierno dell’Iss, ecco cosa è previsto nel dettaglio.
L’emergenza Covid-19 continua ad essere la questione più importante sul tavolo del Governo e degli organi che si occupano del servizio sanitario italiano. Il nuovo Esecutivo guidato da Mario Draghi ha emesso nei giorni scorsi un Dpcm che regola il periodo fino a Pasqua, con nuove regole e nuove restrizioni. Il Paese continua a essere diviso in zone bianche, gialle, arancioni e rosse e ogni zona ha ovviamente le proprie misure di sicurezza. Attualmente, vista la terza ondata di contagi in atto, non ci sono Regioni gialle. La Sardegna è in zona bianca, mentre tutte le altre si dividono tra zona arancione e rossa. Il momento è molto delicato, dunque, anche se nel frattempo prosegue anche la campagna vaccinale, nella quale sono riposte tantissime speranze in vista di un’eventuale fine dell’emergenza. Oggi, venerdì 19 marzo, avverrà come ogni settimana il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, che deciderà eventuali cambiamenti di colore per le Regioni: al momento sono due i territori pronti a una modifica, ecco tutti i dettagli.
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Covid, due Regioni pronte a cambiare colore: ecco tutti i dettagli della decisione dell’Iss
Ogni venerdì l’Istituto Superiore di Sanità avvia il consueto monitoraggio sulla situazione contagi di tutto il Paese, decidendo eventuali cambiamenti di colore per le varie Regioni. Lo stato di emergenza è ancora nel pieno, tanto che al momento non ci sono Regioni in zona gialla. Stando alle prime anticipazioni, l’Iss non dovrebbe apportare grandi cambiamenti nella giornata di oggi, 19 marzo. Due potrebbero essere le Regioni a cambiare colore: il Molise, attualmente rosso, potrebbe tornare in zona arancione, mentre la Toscana, attualmente in zona arancione, rischia di diventare ‘rosso’ e di ritrovarsi dunque con ulteriori restrizioni a due settimane da Pasqua. Nei giorni di festa, ovvero 3, 4 e 5 aprile, tutta l’Italia sarà comunque zona rossa, proprio come è accaduto a Natale. Non varranno, dunque, le differenze attuali tra le varie Regioni, visto che il Governo ha deciso di regolare tutto il Paese allo stesso modo per evitare un nuovo pericoloso aumento diffuso dei contagi.