L’AIFA sospende la somministrazione del vaccino AstraZeneca in tutta Italia diffondendo una nota ufficiale sul proprio sito web: cosa è successo
La notizia è appena arrivata: l’AIFA, attraverso una nota ufficiale sul proprio sito, un comunicato, ha sospeso in via temporanea la somministrazione del vaccino AstraZeneca in tutta Italia. La scelta segue quella di altri Paesi europei che già, preventivamente, avevano deciso di sospendere le iniezioni del vaccino, tra cui Olanda e Germania. Si attendono ulteriori approfondimenti da parte dell’EMA.
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L’AIFA sospende la somministrazione di AstraZeneca in Italia
L’AIFA ha pubblicato il comunicato ufficiale diramando una nota stampa sul proprio sito web. All’interno del documento sono riportate le decisioni alla base di tale provvedimento. Così come avvenuto in nazioni come la Germania o l’Olanda, è sospesa temporaneamente la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Nel comunicato si legge: “L’AIFA ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale“. Ancora, la nota riporta che: “Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. L’AIFA, in coordinamento con EMA e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione”. Secondo il parere di molti esperti, però, lo stop non deve destare troppe preoccupazioni. I casi sono pochissimi rapportati al numero di vaccini già somministrati. L’EMA, varie volte, ha confermato l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche contro le nuove varianti del Covid.
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“AIFA renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose” spiega ancora il comunicato. Ripetiamo che, come si apprende dal sito stesso dell’AIFA e dal comunicato, si tratta di una decisione in via “precauzionale” e “temporanea”. Si attendono, dunque, ulteriori sviluppi in merito alla vicenda e, soprattutto, il riscontro dell’EMA.
e.f.