Vaccini Covid: perché è sufficiente una sola dose per chi ha già contratto il virus

Vaccini Covid: è sufficiente una sola dose per chi ha già contratto il virus. La posizione del professor Paolo Ascierto dell’Istituto Tumori di Napoli.

Una sola dose di vaccino per chi è stato già contagiato

Prosegue, seppur con qualche difficoltà, la campagna vaccinale in Italia e nel mondo. Nel frattempo, gli esperti stanno revisionando nuovi vaccini, come il russo Sputnik, e stanno facendo sempre nuove scoperte sui pazienti che hanno già contratto il virus. A tal proposito, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha recentemente annunciato che in Italia ai soggetti già infettati dal Covid potrà essere somministrata una sola dose di vaccino. Ritenuta sufficiente a renderli immuni. Anche il professore Paolo Ascierto dell’Istituto Tumori di Napoli ha confermato questa stessa posizione, esponendo i risultati di alcuni recenti studi. Ecco cosa bisogna sapere a riguardo.

Le recenti disposizioni sui vaccini Covid: per chi basta una sola dose

Come anticipato, in concomitanza con la presentazione dell’ultimo Dpcm di Mario Draghi, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha annunciato alcune nuove disposizioni a proposito dei vaccini anti Covid. Tra queste anche l’indicazione di inoculare in Italia ai soggetti che hanno già contratto il virus una sola dose di farmaco. Il singolo dosaggio, sarebbe, infatti, da ritenersi sufficiente per rendere immuni coloro che hanno già affrontato il Coronavirus.

La posizione del professor Ascierto

Paolo Ascierto. Fonte: Instagram

A confermare queste nuove disposizioni sono stati subito numerosi esperti, tra cui anche il professor Paolo Ascierto dell’Istituto Tumori di Napoli. L’oncologo ha, di fatto, spiegato che “a chi è stato già contagiato basta anche una sola dose a base RNA”. È questo, per esempio, il caso dei vaccini Pfizer e Moderna. Ascierto, nel sostenere questa posizione, si è basato su due studi pubblicati sul British Medical Journal. “Il primo studio afferma che gli individui sieropositivi al virus hanno avuto una risposta immunitaria rapida dopo solo la prima dose di vaccino”. Ha dichiarato il professore. “Il secondo, invece, ha indagato le risposte immunitarie di 59 operatori sanitari e quelli di loro che avevano già superato un’infezione hanno mostrato un più alto livello di anticorpi”. Se questi risultati fossero definitivamente confermati è chiaro che dal punto di vista delle tempistiche della campagna vaccinale ci sarebbe una vera e propria svolta.

Veronica Elia

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