Covid, secondo caso al mondo di variante molto rara: il rischio secondo gli esperti

Covid, scoperto un secondo caso al mondo di una variante molto rara del virus: cosa dicono gli esperti a proposito dell’efficacia del vaccino.

Scoperto secondo caso al mondo di variante molto rara

Scoperta prima solo in Thailandia, la nuova variante molto rara del Covid è stata individuata negli scorsi giorni per la seconda volta anche in Lombardia. In provincia di Varese. Tale variante è stata identificata nel laboratorio di Microbiologia Asst Sette Laghi e successivamente è stata studiata e confermata anche dai medici del San Raffaele di Milano. Ecco cosa dicono gli esperti a riguardo, soprattutto in funzione dell’efficacia del vaccino.

Covid, il nuovo caso della variante molto rara del virus

Dopo la scoperta nel varesotto del secondo caso al mondo di una variate rarissima del Coronavirus già individuata in precedenza solo in Thailandia, l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti ha così commentato l’ottimo lavoro svolto dai medici. “Ancora una volta la Lombardia ha dato dimostrazione dell’eccellenza delle proprie strutture”. In questo caso, parlando in riferimento all’Asst Sette Laghi, all’Università dell’Insubria e all’Ospedale San Raffaele di Milano. Come anticipato, questa variante molto rara era stata trovata prima soltanto in Thailandia in un viaggiatore proveniente dall’Egitto. Stando, infatti, a quanto spiegato dal professor Fabrizio Maggi “L’identificazione di questa è da ritenersi il punto di partenza per nuovi studi e approfondimenti”.

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Le parole degli esperti

Quali sono gli effetti sul vaccino

Dal punto di vista dell’efficacia dei vaccini, la rarissima variante trovata nei giorni scorsi in Lombardia sembrerebbe non rappresentare una minaccia per l’attuale campagna vaccinale. In particolare, gli esperti del laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale di Varese avrebbero spiegato che “la struttura molecolare della variante non sembra presentare caratteristiche che potrebbero ridurre l’efficacia dei vaccini”. Anche se “mostra mutazioni genetiche tutte da studiare”. Una procedura attuata ogni volta in cui ci sia il sospetto che un paziente possa essere portatore di una nuova variante. In quel caso, infatti, il soggetto in questione viene isolato anche dagli altri pazienti Covid per, poi, essere seguito con particolare attenzione dall’équipe medica, che deve rispettare tutte le misure eccezionali di protezione individuale previste, a tutela sia del paziente stesso che di tutti gli operatori sanitari che se ne occupano.

Veronica Elia

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