Silvia Botticelli non tutti la conoscono, ma chi riesce ad incrociare il suo sguardo non se la dimentica più. L’abbiamo intervistata in esclusiva.
Classe 1994 umbra è diplomata in ragioneria. Il suo piatto preferito è la Norcia, la sua canzone Piccola stella. Ama la vita, oltre i suoi due cani, e odia l’ignoranza. Su Instagram conta seimila follower e la sua notorietà è notevolmente aumentata dopo che è stata protagonista, insieme ad altri influencer disabili, de Le Iene Show lo scorso dicembre. Abbiamo avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con lei e abbiamo sicuramente notato la sua grande vitalità e quel sorriso che è difficile da dimenticare.
Silvia Botticelli, esclusiva: “Io influencer? Non lo pensavo, ma…”
Silvia Botticelli ci racconta come è diventata in poco tempo nota: “Non ho mai pensato di diventare un’influencer anche perché la mia vita non è così movimentata. Pensate che in vita mia oltre che in Italia sono stata solo a Londra e in Grecia. Sono una semplice ragazza di un paesino dell’Umbria. Poi un giorno Il Sole 24 Ore ha scritto un articolo sulle dieci ragazze influencer disabili d’Italia e per me è stato un grandissimo onore. Il giorno dopo sono stata contattata dalle Iene Show che mi chiedevano se volessi far parte del loro servizio sulle influencer e la disabilità ed ho accettato. Per me è stata un’esperienza fantastica”.
La sua vita è semplice come le sue parole sincere e piene di vita: “Ho molto tempo libero perché non lavoro per via dell’epilessia e per le mani. Quindi la maggior parte del tempo lo passo o con i miei nipoti o vado a fare lunghe passeggiate. Il mio grande sogno è di aiutare tutte quelle persone disabili ad accettarsi e non vergognarsi della loro diversità. Fra 10 anni mi vedo con una grande famiglia e spero di aver realizzato questo sogno. Sono fidanzata da cinque anni e due anni fa ho comprato casa. L’amore l’ho vissuto sempre benissimo. Ho amato solo due persone nella mia vita Alex e il mio ex fidanzato. Ovviamente ho avuto quelle delusioni d’amore che abbiamo avuto tutti a quindici anni però poi tutto passa”.