La proposta del Comitato Tecnico Scientifico al Governo è chiara: a causa dell’emergenza Coronavirus la didattica a distanza appare necessaria, non solo per le zone rosse. Vediamo i dettagli
Pochi giorni ancora mancherebbero all’entrata in vigore del nuovo Dpcm e, intanto, arriva al Governo la proposta del Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza Coronavirus: didattica a distanza non solo nelle zone rosse, i dettagli. La situazione contagi sul territorio italiano è varia e necessita di misure adeguate, come dimostra il passaggio in fascia rossa e arancione di alcune regioni a partire da domani, 1 Marzo. La scuola resta un punto focale per cui occorre prendere decisioni importanti e su cui intervenire. In alcune zone d’Italia, come ad esempio la Campania, la scelta è stata la chiusura totale delle scuole e l’utilizzo della Dad per tutti. Secondo il Cts questa direttiva dovrebbe riguardare anche altre zone, vediamo quali.
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Coronavirus, il Cts propone didattica a distanza per queste zone
Secondo il parere del Comitato Tecnico Scientifico, il Governo dovrebbe servirsi della didattica a distanza come arma contro la diffusione del contagio. La proposta sarebbe quella di chiudere le scuole in zona rossa, ma non solo. Indipendentemente dalla fascia di colore, la didattica a distanza dovrebbe essere impiegata anche laddove il numero di contagi abbia superato un tetto massimo stabilito, indipendentemente dal colore della regione. Tetto che, secondo quanto si apprende da SkyTg24, si aggirerebbe intorno ai 250 contagi ogni settimana su un campione di circa centomila abitanti. “Sarebbe auspicabile una modulazione delle misure a seconda delle zone, variabile in base a Comuni o Province e non soltanto su base regionale” sarebbe l’idea di base.
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Una proposta che, ovviamente, starà al Governo valutare così da poter decidere quale sia la strada migliore da intraprendere in questo delicato e difficile momento. Restiamo in attesa dei prossimi aggiornamenti a riguardo.