Ricky Tognazzi ha svelato un curioso e incredibile ricordo sul padre in un’intervista rilasciata diverso tempo fa: scopriamo di cosa si tratta
In un’intervista rilasciata a IlSole 24 Ore, Ricky Tognazzi si è lasciato andare in un lungo ricordo sul padre, raccontando un curioso retroscena. L’attore ha intrapreso la stessa strada del papà Ugo, noto regista e sceneggiatore. L’ultimo lavoro svolto da Ricky è stato nella miniserie “L’amore strappato“, in veste di regista e attore. La fiction si ispira ad una storia vera e ripercorre la vicenda di un noto errore giudiziario in Italia. Dal 1995, Ricky è sposato con la collega Simona Izzo, con la quale ha collaborato anche a diversi lavori televisivi.
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Il grande attore Ugo Tognazzi è stato uno dei volti più noti della così detta “commedia all’italiana“. Tuttavia forse non tutti sanno che oltre alla recitazione, Ugo aveva un’altra grandissima passione: la cucina. Stando al racconto del figlio, amava molto sperimentare nuovi prodotti, esotici e inconsueti. Ricky ricorda che quando il padre tornava dai suoi viaggi di lavoro, portava con sé sempre qualche ingrediente tipico del posto in cui era appena stato. Tra i cibi più curiosi ci sono le bistecche di balena, i testicoli di toro e le cotolette di rinoceronte. Ingredienti sicuramente lontani dalla nostra cucina, ma che Ugo riusciva a trasformare in veri e propri capolavori!
Tra i vari aneddoti, Ricky ricorda quando il padre organizzava le famose “ultime cene“. Erano una sorta di appuntamento in cui cucinava per vari colleghi famosi. Da ognuno di essi pretendeva un giudizio estremamente severo scritto su di un foglietto in forma anonima. “Si partiva da ottimo, poi c’era buono, poi mangiabile, poi c’era c****a, grande c****a e grandissima c****a”, questi gli unici responsi ammessi. “Una volta, dopo una pasta e fagioli, trovò un biglietto con su scritto grandissima c****a”. Ricky prosegue il racconto dicendo che il padre fece eseguire una perizia calligrafica sul bigliettino per scoprire chi fosse l’autore. Dai risultati ottenuti si venne a sapere che il colpevole era il grande Paolo Villaggio.
“Non lo salutò per un anno. Insomma, si poteva scherzare con papà di tutto, di cinema, delle sue interpretazioni, ma non di cucina, non di pasta e fagioli soprattutto”. Un racconto sicuramente molto dolce, in cui Ricky ha ricordato il padre con grandissimo affetto e nostalgia.
e.f.
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