Nuovo decreto anti Covid: le novità sulle riaperture
Nuovo decreto anti Covid: quando si andrà verso le riaperture di cinema, palestre e ristoranti? Ecco cosa accadrà dopo il 5 marzo.
Si avvicina la scadenza dell’attuale decreto anti Covid e nel frattempo il Governo guidato dal premier Mario Draghi continua a lavorare alle nuove norme che entreranno in vigore a partire dal 5 marzo 2021. Al momento, il Presidente del Consiglio sembra intenzionato a mantenere la linea del rigore, ma cosa accadrà in particolare a proposito delle riaperture di numerose attività come cinema, teatri, piscine, palestre, bar e ristoranti? Scopriamolo subito.
Continuano i lavori a proposito della stesura del nuovo decreto anti Covid da parte del premier Mario Draghi e dei suoi ministri. Al momento, a preoccupare il Comitato tecnico scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità pare essere la diffusione della variante inglese del virus. Attualmente infatti, secondo i dati, ben il 30% dei positivi al Covid sarebbero stati contagiati da questa variante. Gli esperti raccomandano, pertanto, di mantenere ancora una volta la linea della prudenza. “Noi siamo prudenti, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente” ha dichiarato Agostino Miozzo, coordinatore del Cts.
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Alla luce delle premesse formulate dal Comitato tecnico scientifico, sembra altamente probabile che il Presidente del Consiglio Mario Draghi possa optare per la linea della prudenza e del rigore anche all’interno del nuovo decreto anti Covid. In particolare, per quanto riguarda la riapertura di numerose attività commerciali sembra che bisognerà attendere ancora un po’ di tempo.
Per quanto riguarda il settore dello sport, per parlare di una riapertura di piscine e palestre occorrerà raggiungere la soglia di 50 positivi ogni 100 mila abitanti. Nel caso, invece, di cinema e teatri si stanno programmando un calendario e un protocollo da seguire per permettere una prossima riapertura, anche se sembra improbabile che questa possa avvenire in tempi brevi. L’altra grande questione da sciogliere a tal proposito è poi quella relativa alla riapertura di bar e ristoranti dopo le ore 18.00. Al momento la richiesta sembra trovare ancora una risposta negativa. Tuttavia, non si esclude che nel corso delle prossime settimane possano essere riviste le attuali restrizioni.
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