Lino Guanciale, fastidioso ‘disturbo’: gli succede quando è nervoso, sapete di cosa si tratta? Ha a che fare con la scaramanzia.
Lo stiamo vedendo su Rai 1 nella serie televisiva Il commissario Ricciardi nei panni del protagonista. È Lino Guanciale, l’attore italiano che ha conquistato il piccolo schermo grazie a fiction di successo come Che Dio Ci Aiuti, La Porta Rossa, Non dirlo al mio capo o L’allieva. È un attore dal fascino e dal carisma indiscutibili, tuttavia in un’intervista rilasciata al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni ha dichiarato di soffrire di un fastidioso ‘disturbo’. Sapete di cosa si tratta?
Esordi e carriera dell’attore
Lino Guanciale, classe 1979, scoperta la sua passione per la recitazione, decide di iscriversi all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, dove si diploma nel 2003. Dopo alcune esperienze teatrali sotto la guida di grandi artisti come Luca Ronconi e Gigi Proietti, Guanciale si accosta al mondo del cinema e della televisione. Nel 2009 recita in pellicole come La prima linea e Vallanzasca. Subito dopo appare anche sul piccolo schermo in serie come Il segreto dell’acqua, Una grande famiglia e Che Dio ci aiuti, diventando uno dei protagonisti della scena televisiva.
Lino Guanciale: sapete di quale fastidioso ‘disturbo’ soffre?
L’amatissimo attore italiano Lino Guanciale, in un’intervista di Tv Sorrisi e Canzoni, ha raccontato di soffrire di un fastidioso ‘disturbo’ che lo coglie ogni volta che si sente nervoso. Sapete di cosa si tratta? L’attore del Commissario Ricciardi ha svelato di avere un tic che ha a che fare con la sua scaramanzia. “Sono pieno di tic” ha confessato. “Prima di ogni ciack, schiocco le dita”. Ma questa non è l’unica strana abitudine dell’attore. Infatti, Guanciale ha rivelato di essere molto scaramantico e per questo di sentire l’esigenza quando è nervoso di ripetere gli stessi gesti in numero pari. In più, in diverse occasioni, ha detto di aver ripetuto per 13 volte la stessa frase prima di una ripresa. “È il numero della maglia che indossavo quando giocavo a rugby” ha precisato. “Mi porta fortuna”. Ad oggi sembra che la situazione sia sotto controllo. Ad aiutarlo ci hanno pensato nel corso del tempo la lettura, il cinema e lo sport, tutte attività che hanno contribuito a curare le sue insicurezze.