Davvero l’Italia sta per andare di nuovo in lockdown totale? Ma la domanda che sorge spontanea è: da quando?
Nelle ultime ore, in Italia, a causa dell’emergenza Coronavirus, si torna a parlare di lockdown generale. Una decisione che costerebbe caro agli italiani: si bloccherebbe di nuovo tutto, anche il lavoro ed i lavoratori, con l’economia del paese. Una decisione che sarebbe, però, necessaria secondo diverse scienziati, virologi ed epidemiologi. Ebbene, ci si chiede se l’Italia andrà davvero in lockdown e soprattutto da quando, nel caso fosse veramente così necessario ed indispensabile addirittura. Possiamo affermare con certezza che questa sia la paura più diffusa a livello nazionale. Per questo, perché non approfondire l’argomento e cercare di capire veramente cosa sta succedendo e quali sono le parole degli esperti a tal proposito?
Coronavirus, nuovo lockdown generale in Italia?
E’ vero. Se n’è parlato. In tanti hanno suggerito questa misura restrittiva così drastica proprio nelle ultime ore. A far paura, adesso, sono la variante inglese e quella brasiliana del Covid che – a quanto pare – sono molto più contagiose e potrebbero mettere in seria difficoltà il nostro paese.
A parlare di nuovo lockdown generale in tutta Italia è stato per primo Walter Ricciardi, consigliere del Ministro Roberto Speranza: “Al ministro ho sottoposto la necessità di proporre al Governo tre cose, anche alla luce del problema delle varianti: lockdown breve e mirato” per “2, 3 o 4 settimane”. Insomma, si parla di un blocco generale del paese che garantirebbe una limitazione dei contagi. Poi, aggiunge: “Speranza ha sempre accolto i miei suggerimenti. Nel precedente Governo, però, trovava un muro, trovava la linea di chi voleva convivere con il virus. Questo ha causato decine di migliaia di morti e ha affondato l’economia. Spero che la strategia del nuovo Governo sia ‘no Covid’ e che ci riporti a una prospettiva di normalità in tempi ragionevoli. Ci riavvicineremmo al ritorno alla vita normale e alla ripresa economica, come dimostrano gli esempi di Cina, Taiwan, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda. Ora anche Usa, Germania e Danimarca vanno in questa direzione”.
E come affronteremmo 2,3, 4 settimane in lockdown totale?
Ci sono dei piani prestabiliti per affrontare una chiusura generale che può arrivare fino ad un mese? Una domanda che vale la pena porsi prima di prendere qualsiasi decisione. A far suonare il campanello ci pensa Pregliasco, il virologo dell’Università degli studi di Milano che avverte: “Da un punto di vista scientifico sarebbe necessario, credo però che un lockdown totale sia difficile da proporre dal punto di vista dell’opportunità politica e del disagio e della ribellione sociale che si rischierebbe”.
L’Italia andrà davvero in lockdown un’altra volta?
Il rischio nel lasciare tutto aperto c’è. Esiste. Le varianti del Covid preoccupano e non poco e si teme un’emergenza sanitaria senza precedenti. Al tempo stesso, però, si deve considerare l’impatto sociale che avrebbe una decisione del genere. Come si garantirà il sostentamento delle famiglie che sono già in gravi condizioni economiche? Finora, gli scienziati parlano di un pericolo imminente. Anche Crisanti sostiene che già dalla prossima settimana potremmo ritrovarci in difficoltà serie. Per cui, nel caso in cui si dovesse prendere una simile decisione, non ci sarebbe nemmeno così tanto tempo per ‘prepararsi’ anche solo psicologicamente.