Dolcenera racconta il retroscena della sua difficile quarantena: “Non ho passato un bel periodo”. Nel toccante racconto, ci spiega qual è stata la sua “cura”.
Tra gli ospiti di questa sera a ‘Parlami d’amore‘, programma che andrà in onda in prima serata su Rai 1, ci sarà anche lei: Dolcenera. L’artista ha rivelato di aver vissuto la prima parte della quarantena dello scorso anno in maniera negativa: “Non è stato un bel periodo” ha detto. Poi, però, ha trovato un antidoto.
In un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Rtl 102.5, la cantautrice italiana Dolcenera ha rivelato infatti i retroscena della sua quarantena, che ha vissuto in modo particolarmente difficile.
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Dolcenera sulla sua quarantena: “Non ho passato un bel periodo”
Amare le parole di Emanuela Trane, in arte Dolcenera. “Non ho passato un bel periodo durante questa quarantena, tanto che non ho preso parte a nessuna iniziativa.” Molti personaggi della tv e della musica hanno infatti approfittato di quel periodo per organizzare diverse iniziative, che andavano dai concerti live sui social alle dirette con i fan, ma per l’artista quello è stato un periodo buio, che è durato qualche settimana.
Dichiara infatti, di non aver preso parte nemmeno ai canti dai balconi che molti di noi in quel momento così strano abbiamo fatto. “Solo dopo qualche settimana ho trovato il mio modo per risollevarmi” dice Dolcenera, “donando una canzone che spero il mio pubblico abbia apprezzato.”
La soluzione è proprio lì: la musica. La musica è per tutti noi svago, intrattenimento e divertimento, ma per chi di musica ci vive, può essere una vera e propria ancora di salvezza. Ed è stato così anche per lei, artista dai mille talenti e dalla personalità frizzantina.
Durante un periodo così difficile per tutti, lei si è data alla musica, alla scrittura: “Scrivere quella canzone mi ha dato un sacco di speranza” dice, in riferimento al suo pezzo “Un altro giorno sulla terra”.
Proprio parlando di scrittura, Dolcenera ha affermato che nei suoi testi mette tutta la sua personalità, senza mai smettere di studiare, crescere e migliorare. “Quello che conta è il coraggio” dice, “il coraggio che deriva dalla paura ma anche quello di essere analitici sulla realtà, per essere sempre indipendenti“.
L.M.
