Dopo quella inglese, brasiliana e sudafricana preoccupa la nuova variante del Coronavirus, scoperta e isolata all’Università Statale di Milano. Di cosa si tratta?
Ultimamente i telegiornali affrontano sempre più spesso notizie che riguardano non solo il Coronavirus ma anche, e soprattutto, tutte le sue mutazioni. Alla variante inglese, brasiliana e sudafricana, si è da poco aggiunta un’altra mutazione del virus, che preoccupa non poco gli esperti. La nuova variante del Coronavirus è stata scoperta all’Università Statale di Milano. Di cosa si tratta e come comportarsi a riguardo?
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Coronavirus: cos’è la nuova ‘variante inglese’?
Il Coronavirus è esploso in Italia con l’inizio del 2020. Da allora si assiste a continue mutazioni del virus: la prima è stata quella inglese, poi quella brasiliana e infine quella sudafricana, definita dagli esperti la più pericolosa, resistente anche ad alcuni tipi di vaccino. Recentemente, però, all’Università Statale di Milano sono stati riscontrati alcuni casi della nuova ‘variante milanese’ del Coronavirus. Di cosa si tratta?
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La ‘variante milanese’, così come le altre, è una mutazionele Coronavirus primordiale. Ogni virus ha un codice genetico che lo identifica e lo distingue dagli altri, e questo avviene anche per il Sars-cov-2 (comunemente chiamano Coronavirus o Covid-19). Proprio come il corpo umano, anche un virus è costituito da proteine e da amminoacidi (che insieme formano le proteine).
La variazione di un virus non è altro che una piccola modifica a livello delle proteine che lo compongono. In questo caso, alla base della ‘variante milanese’ del Coronavirus, c’è la proteina Orf6 che, modificandosi, muta il virus. I primi due casi della nuova variante sono stati isolati dall’Università Statale di Milano (da qui il nome ‘variante milanese’) ed hanno coinvolto un uomo e una donna, rispettivamente di 51 e 48 anni.
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Le conseguenze della nuova ‘variante milanese’ sono ancora in fase di definizione. Per ora gli esperti avvertono su possibili modifiche che riguardano la diffusione nell’organismo del virus e lo sviluppo della malattia. Secondo gli studiosi, l’isolamento di tutte le varianti, anche quelle minori, può rivelarsi fondamentale nella messa a punto di risposte preventive e vaccinali efficaci.
Attualmente non si riscontrano altri casi di ‘variante milanese’ in Italia e nel mondo. Eravante a conoscenza di questa nuova mutazione del Coronavirus?
E.D.V.