Un annuncio sorprendente che arriva dall’azienda produttrice: “Una sola dose”, la notizia incredibile sul vaccino Johnson e Johnson contro il Coronavirus
Sono diversi, allo stato attuale, i vaccini approvati nella lotta contro il Coronavirus e tanti altri sono in fase di studio. In Italia, così come in molti altri paesi del mondo, la campagna vaccinale è iniziata e si lavora duramente per fare in modo che prosegua a pieno regime. La speranza del ritorno alla “normalità” cammina di pari passo con lo studio costante delle varianti del virus. Giunge in queste ore una notizia sorprendete da parte dell’azienda Johnson e Johnson: “Una sola dose” contro il Coronavirus. Vediamo nel dettaglio cos’ha dichiarato il presidente di Farmindustria.
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Coronavirus, l’annuncio dell’azienda Johnson e Johnson: “Una sola dose”
Parole chiare, che lasciano sperare. Sono le dichiarazioni fatte al Corriere della Sera da parte del presidente di Farmindustria. “Una sola dose, nessun problema di temperatura di conservazione: a 2/8 gradi è stabile per tre mesi, a -20 gradi per due anni” ha detto, a proposito del vaccino Johnson e Johnson. “È stato testato in modo particolare sui malati che avevano altre patologie, tra cui obesità, diabete, tumori, Hiv. Risultato: una copertura del 100% contro il rischio di ospedalizzazione o morte, dell’85% contro le forme gravi di Covid” ha dichiarato. Il vaccino, però, sta ancora seguendo l’iter per ricevere l’approvazione. “Abbiamo depositato la fase 3 della sperimentazione, dovrebbe essere autorizzato dall’Ema entro marzo” ha detto il presidente di Farmindustria. In Italia dovrebbero arrivare circa 27 milioni di dosi, per iniziare. Una nuova arma, dunque, un nuovo alleato nella lotta che il mondo sta conducendo contro il Coronavirus.
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I vaccini approvati fino a questo momento, come sappiamo, necessitano di un “richiamo” dopo la somministrazione della prima dose. Secondo quanto affermato dal presidente di Farmindustria, il Johnson e Johnson sarebbe efficace con una sola dose. “Abbiamo appena chiesto l’autorizzazione per situazioni di emergenza alla Fda degli Usa: potrebbe arrivare entro febbraio” ha poi spiegato.
