Coronavirus, iniziativa sorprendente per il monitoraggio dei pazienti: “braccialetto” eccezionale

Iniziativa sorprendente che potrebbe rivelarsi importantissima contro il Coronavirus: eccezionale “braccialetto” per il monitoraggio dei pazienti

Un’iniziativa sorprendente che potrebbe rivelarsi davvero importante ed efficace contro il Coronavirus: il “braccialetto” per il monitoraggio dei pazienti, di cosa si tratta? Stiamo parlando di quanto messo in atto dall’ospedale Cotugno di Napoli. Il braccialetto in questione consiste in uno strumento wireless e fornito di bluetooth e che, fino a questo momento, era stato “esclusiva” dei pazienti a domicilio per seguirne le condizioni. L’ospedale napoletano ha allargato il campo d’azione, estendendola anche al pronto soccorso e coloro che vengono ricoverati in modo ordinario. Vediamo nello specifico qual è l’utilità del braccialetto e perché è tanto importante.

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“Braccialetto” per il monitoraggio dei pazienti: perché è importante contro il Coronavirus

Uno strumento che consente di tenere costantemente sotto controllo i parametri dei pazienti ricoverati. Come ad esempio la saturazione e trasmetterli in diretta 24 ore su 24 al personale sanitario. “I pazienti vengono dotati di un kit composto da 2 sensori wireless, un trasmettitore bluetooth e alcune fascette di ricambio, i sensori consentono il monitoraggio non solo della saturazione e della frequenza respiratoria, ma anche dell’indice di perfusione e di altri parametri” ha spiegato il dirigente dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. “I dati vengono poi trasmessi su una piattaforma sicura che viene controllata h24 da personale dedicato e adeguatamente formato e consente agli operatori di gestire da remoto il paziente, garantendo un intervento tempestivo, qualora i parametri dovessero modificarsi in maniera improvvisa“.

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Uno strumento, dunque, che appare chiaramente importante contro il Coronavirus poiché consente di agire immediatamente ed è di considerevole aiuto vista la difficile situazione degli ospedali a causa della pandemia.  Un esperimento sicuramente eccezionale che potrebbe essere il primo passo per migliorare la gestione dell’intero percorso di un paziente, da ricovero alle dimissioni.