Coronavirus: da lunedì 8 febbraio 2021 nuovi colori delle regioni. Ecco cosa cambierà nelle prossime ore. Tutto quello che c’è da sapere.
Come precedentemente anticipato, da lunedì 8 febbraio 2021 in Italia le regioni cambiano ancora colore. Con l’inizio della nuova settimana, 17 saranno le regioni in zona gialla e 4 quelle in arancione. Non mancheranno, tuttavia, alcune province in zona rossa. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
I nuovi colori delle Regioni da lunedì 8 febbraio
Dopo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss), da lunedì 8 febbraio 2021 ancora nuovi cambi di colore per alcune delle regioni italiane. A partire dalla uova settimana, 17 saranno le regioni in zona gialla (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, provincia di Trento, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto); mentre solo 4 quelle in zona arancione (provincia di Bolzano, Puglia, Sicilia e Umbria). Non mancheranno, purtroppo, anche alcune aree in zona rossa. È questo il caso della provincia di Perugia e di sei comuni del Ternano a causa dello scoppio di nuovi focolai di Covid delle varianti inglese e brasiliana. Stando, quindi, alle ultime notizie nessuna regione italiana entrerà ancora nella tanto agognata zona bianca.
Il caso della provincia di Perugia
Con l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, a partire da domani, lunedì 8 febbraio, la provincia di Perugia entrerà in zona rossa. Alla base della decisione “l’aumento del numero di casi Covid in alcuni territori umbri, nonché l’accertata circolazione nel territorio regionale di due varianti del virus”. Lo stesso provvedimento sarà, inoltre, adottato in sei comuni della provincia di Terni: Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo. Nel resto della regione rimangono, invece, attive le norme relative alla zona arancione. Nelle aree che al momento risultano in zona rossa rimarranno, quindi, chiusi bar, ristoranti e negozi, con divieto di spostamento fuori dal Comune di residenza. Sospesi anche tutti i servizi socioeducativi per la prima infanzia, mentre nelle altre scuole si svolgerà soltanto la didattica a distanza. Ammesse le lezioni in presenza solo per ciò che concerne lo svolgimento dei laboratori.