Convocato al Quirinale da Sergio Mattarella, Mario Draghi accetta l’incarico di formare il nuovo Governo, seppur con riserva.
Questa mattina, mercoledì 3 febbraio, intorno alle ore 12.00 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato al Quirinale Mario Draghi per affidargli l’incarico di formare un nuovo governo. Dopo il colloquio con Mattarella, l’ex presidente della Bce ha deciso di accettare l’incarico, seppur con riserva.
Mario Draghi accetta l’incarico per formare il nuovo Governo
Come precedentemente annunciato, l’ex presidente della Bce Mario Draghi questa mattina verso le ore 12.00 ha incontrato il Capo di Stato Sergio Mattarella per accordarsi sulle sorti del Paese. Dopo l’incontro al Quirinale Draghi ha di fatto accettato l’incarico di formare il nuovo Governo, seppur con qualche riserva. “Chiedo a tutti unità” ha comunicato l’ex presidente Bce. “Sono fiducioso che dal confronto con partiti e forze sociali emergano risposte responsabili e positive”. E di fatto Draghi, sempre nel corso della giornata di oggi, deve inoltre confrontarsi prima di tutto con Giuseppe Conte e, successivamente, con le diverse forze politiche durante le consultazioni.
La posizione dei partiti
Non tutti i partiti hanno accolto con favore l’avvento di un governo tecnico. In particolare, il Movimento 5 Stelle si è già detto contrario a sostenere un esecutivo guidato da Mario Draghi; mentre Matteo Salvini e Giorgia Meloni continuano a sostenere l’ipotesi di andare al voto il prima possibile. Per quanto riguarda, infine, il Partito Democratico, Italia Viva e Forza Italia pare esserci la volontà di appoggiare l’ex presidente Bce.
Al momento Dario Franceschini (Pd), stando a quanto dichiarato in un’intervista rilasciata a HuffPost, è impegnato in un appello rivolto ai 5 Stelle, affinché si convincano a sostenere il nuovo governo. “Io oggi dico agli amici dei Cinque Stelle: attenti, di fronte a problemi ancora più gravi a non rovesciare le parti” ha detto Franceschini. “Capisco che è un percorso stretto” ha aggiunto subito dopo “ma penso che sia possibile dare una risposta positiva a Mattarella senza far saltare la prospettiva di un’alleanza tra di noi”.