Covid: negli edifici Google presto apriranno i nuovi centri per i vaccini

Presto gli edifici Google si trasformeranno in centri per i vaccini anti Covid per velocizzare la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Ecco cosa accadrà.

edifici Google
Google trasforma i suoi edifici in centri vaccini anti Covid

Google ha recentemente annunciato che a breve darà il proprio contributo nella lotta contro il Coronavirus. In particolare, il colosso della Silicon Valley ha intenzione di trasformare i propri edifici in centri per i vaccini anti Covid. In questo modo, sarà possibile facilitare la distribuzione delle dosi negli Stati Uniti, arrivando così a coprire tutta la popolazione. Vediamo cosa prevede questa importante iniziativa.

La trasformazione degli edifici Google in centri per i vaccini

Come ha recentemente annunciato, nel corso delle prossime settimane Google darà inizio ad un nuovo progetto. Si tratta della conversione di alcuni suoi edifici in veri e propri centri per i vaccini anti Covid. L’obiettivo è, quindi, quello di velocizzare la distribuzione dei vaccini negli Stato Uniti, raggiungendo anche gli strati più fragili della popolazione, senza distinzioni etniche e socio-economiche. In più l’azienda ha annunciato che metterà a disposizione del personale medico sanitario spazi aggiuntivi come immobili, parchi e parcheggi. Tutte aree destinate a diventare cliniche temporanee per la lotta contro il Coronavirus. Il progetto partirà nelle città di Los Angeles, San Francisco, Kirkland, Washington e New York. Ben presto, però, si estenderà a tutto il territorio nazionale, di pari passo con la disponibilità dei vaccini.

Qual è il valore dell’iniziativa

edifici Google
I nuovi centri per i vaccini anti Covid

Il colosso della Silicon Valley, oltre a mettere a disposizione alcune delle sue proprietà, ha intenzione di investire 150 milioni di dollari per la realizzazione dell’iniziativa. Si tratterà di donazioni mirate che, come anticipato, avranno lo scopo di colmare il gap che si sta creando a proposito della somministrazione dei vaccini. Il progetto, infatti, stando a quanto dichiarato in una nota pubblicata in rete, mira a raggiungere soprattutto “le persone di colore e quelle residenti nelle comunità agricole e rurali che non stanno ottenendo il preparato in percentuali simili a quanto avviene per gli altri gruppi”. I fondi saranno, quindi, destinati all’Oms, all’agenzia federale CDC e ad alcune non profit del territorio. A breve Google si occuperà, inoltre, di informare accuratamente dell’iniziativa su larga scala, attraverso il motore di ricerca in modo da far sapere a coloro che ne hanno diritto dove potranno recarsi per ricevere il vaccino.

 

Gestione cookie