Problemi con lo smart working? 7 regole da seguire e consigli pratici
Lifestyle
Problemi con lo smart working? 7 regole da seguire e consigli pratici
Published by
Francesca Simonelli
4 anni ago
Problemi con lo smart working? Ecco come semplificare il vostro lavoro con 7 regole e facili consigli pratici, tutti i dettagli.
Lo smart working è una comoda modalità di lavoro che permette di espletare le proprie manzioni da remoto, dunque anche da casa o da qualsiasi altro luogo in cui ci sia una connessione internet. Sempre più aziende, ormai stanno adottando questa modalità per tutti o alcuni dei propri dipendenti, e da quando la pandemia di Coronavirus ha letteralmente travolto il mondo intero, ancora di più sono state le persone costrette a lavorare da casa. Per molti questo tipo di lavoro può essere una cosa positiva, perché permette sicuramente di ottimizzare i tempi senza dover contare lo spostamento ‘da’ e ‘per’ il posto di lavoro, e oltretutto dà la possibilità anche di dedicarsi per qualche minuto ad altre attività mentre si lavora. Nonostante questi aspetti positivi, però, a volte lo smart working può anche ‘stancare’ e diventare pesante se viene organizzato e gestito male: ecco allora qualche consiglio pratico per affrontarlo al meglio e semplificare il vostro lavoro.
Problemi con lo smart working? Ecco 7 regole e consigli pratici per semplificare il lavoro
Lo smart working è una pratica molto diffusa in Italia e non solo, che consente ad alcune persone di lavorare direttamente da casa propria o comunque da remoto, senza dover andare in ufficio. Per quanto possa sembrare un’ottima soluzione, che semplifica il lavoro, non è sempre così. Spesso, infatti, se non gestito bene lo smart working può avere anche effetti negativi sul benessere psico-fisico delle persone: ecco alcuni consigli pratici da seguire per farlo al meglio.
Darsi degli orari e rispettarli: lavorare da casa non vuol dire stare tutto il giorno al pc, oppure dedicarsi alle proprie cose e poi mettersi ogni tanto davanti al pc, perché questo significherebbe stare tutto il giorno con il pensiero del lavoro. Stabilite degli orari durante i quali vi dedicate al vostro lavoro e rispettateli, proprio come se foste in ufficio. In questo modo ottimizzerete i tempi e lavorerete meglio.
Vestirsi e pettinarsi prima di lavorare: può sembrare una sciocchezza, ma mettersi al lavoro in pigiama o senza aver prima lavato la faccia e pettinato i capelli, non aiuta affatto, perché vi farà sempre sentire stanchi e ‘dormienti’, dunque poco lucidi e reattivi. Importante, dunque, vestirsi e prepararsi, anche solo con una tuta da casa, in modo da sentirsi svegli e pronti.
Uscire di casa quando non si lavora: se il vostro lavoro si svolge da casa, non vuol dire che dovete rimanere a casa 24 ore su 24. Questa cosa, infatti potrebbe farvi sentire alienati. Importante, dunque, quando non siete a lavoro, scendere a fare una passeggiata o a prendere un caffè al bar, anche da soli, giusto per non sentirsi soli e alienati dal mondo esterno.
Fare esercizio fisico: oltre a uscire di casa per una passeggiata quando non siete a lavoro, è importante anche che facciate di tanto in tanto un po’ di esercizio fisico. Stare seduti molte ore davanti al pc, infatti, può danneggiare la schiena e non aiuta certo la circolazione. Non vi impigrite, dunque, e dopo il lavoro andate a correre o fate degli esercizi in casa, almeno finché non saranno aperte le palestre.
Utilizzare una postazione adatta: quando lavorate in smart working, fallo mentre si sta a letto o sul divano può rappresentare un problema, sia dal punto di vista della concentrazione, sia dal punto di vista fisico. A lungo andare, infatti, una posizione sbagliata potrebbe portarvi dolori articolari e fastidi. Importante, dunque, lavorare su una sedia comoda e in una posizione giusta.
Concedersi qualche piccola distrazione ogni tanto: bere un caffè, rispondere al messaggio di un collega, fumare una sigaretta o sgranchirsi le gambe 5 minuti sono attività concesse in smart working, perché vi aiuteranno a non stare troppo tempo con gli occhi fissi sul pc e nella stessa posizione. Occhio a non esagerare però, perché altrimenti la qualità del vostro lavoro ne risentirà e finirete per non rispettare il punto 1, ovvero le ore che vi siete prefissati.
Far capire agli altri che lo smart working è un lavoro a tutti gli effetti: quest’ultimo punto non riguarda direttamente voi, ma il modo in cui le persone accanto a voi dovrebbero comportarsi quando siete in smart working. Molti pensano infatti di potervi chiamare in qualsiasi momento o chiedervi di alzarvi e fare qualcosa per loro, perché siete a casa. Ma non è così. E’ importante, dunque, che facciate capire a tutti che lo smart working è un lavoro a tutti gli effetti e che non devono chiamarvi e distrarvi continuamente, ma comportarsi come se voi foste regolarmente in ufficio.