La fame nervosa è una delle tante valvole di sfogo utilizzate dalle persone per scaricare ansie, preoccupazioni, stress e malesseri di varia natura psicologica.
Soprattutto in questo periodo di chiusura e di notevole stanziamento all’interno delle nostre abitazioni (le nostre case sono diventate luoghi di lavoro e di studio, scuole a distanza e molto altro) è facile cedere alla tentazione di annegare lo stress nel cibo.
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Da cosa deriva la fame nervosa e come evitare di esagerare
Mangiare per soddisfare la fame nervosa significa assecondare un imperativo mentale e non fisiologico. Significa farlo mangiando in maniera compulsiva cibi che non saziano, ma che allievano lo stress.
Per i soggetti più predisposti al problema la fame nervosa aumenterà con l’aumentare di emozioni e stati d’animo negativi. Queste stesse cause, tra l’altro, possono dar seguito anche al problema opposto rispetto alla fame nervosa e compulsiva.
Infatti, non è affatto raro che situazioni particolarmente stressanti, che causano un forte stato di agitazione in chi le vive e deve affrontarle, provochino l’assenza totale di fame. Anche la mancanza stessa dello stimolo dell’appetito è di natura psicologica, è come se la persona che ne è colpita avvertisse una sensazione di sazietà per lo stress che prova.
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Le forti delusioni e le grandi arrabbiature sono tra le principali cause che innescano questi meccanismi. Gli episodi di fame nervosa possono verificarsi soprattutto nei momenti di maggiore vulnerabilità e di maggior esposizione a fattori ansiogeni.
Non a caso questi si verificano anche e prevalentemente sul luogo di lavoro, magari in seguito a circostante particolarmente sgradevoli: forte tensione o discussioni con i colleghi o con i superiori. Altre volte, gli attacchi di fame nervosa possono verificarsi durante la notte, ossia il momento che più ci espone all’ansia.
Ecco perché uno dei metodi più efficaci, seppur non facile da attuare, è comprendere che si è vittime di episodi di fame nervosa e comprendere che non si sta mangiando per vero appetito, ma soltanto per soffocare e allievare una condizione di stress.