Una delle categorie più colpite dalla tassazione del periodo emergenza covid è quella dei proprietari delle seconde case.
Si dà per scontato che chi può permettersi seconde case rientri in una fascia socio-economica elevata, ma facendo più attenzione si noterà che non è sempre così e che possedere una seconda abitazione non significa necessaria godere di una fascia di reddito così alta.
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Covid e seconde case, i più colpiti dalle tasse sono i proprietari
Spesso i proprietari di seconde case sono semplicemente dei piccoli risparmiatori che nel tempo hanno deciso di investire in una seconda abitazione, magari in campagna o al mare, soprattutto se la prima è collocata in mezzo ad una città. In questo caso, tra l’altro, se la seconda casa è collocata fuori dal Comune o dalla Regione, i proprietari non hanno potuto nemmeno usufruirne per le restrizione dovute al covid.
Altri, invece, possono essere dei semplici ereditieri che si sono ritrovati con una casa in più e che, per mantenerla, hanno necessità di metterla in affitto. A questi sicuramente si affiancano anche quei proprietari di seconde cose più abbienti che hanno voluto investire non solo sulla seconda, ma anche sulla terza.
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Il covid e il circuito economico scaturito dall’emergenza sanitaria ha avuto forti ripercussioni sul mondo immobiliare: basti pensare alla sospensione delle lezioni universitarie e all’avvio massiccio dello smart working.
Ciò a comportato il progressivo abbandono delle abitazioni per i fuori sede, lasciando i proprietari di seconde case senza la fonte di reddito relativa all’affitto o costretti ad abbassare il canone di locazione. Allo stesso tempo, però, le tasse sulle seconde case sono rimaste invariate: Imu, Tasi, Tari, così come le imposte sulla locazione.
Confedilizia chiede tasse più basse sulle seconde case e lo sblocco degli sfratti
E’ Confedilizia a richiedere tasse più basse e lo sblocco degli sfratti, i quali erano stati bloccati durante il momento più critico della pandemia covid, per tutelare i lavoratori e le famiglie in forte difficoltà. Ad intervenire è stato Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, chiedendo di rivedere il blocco degli sfratti e la tassazione sulle seconde case.
La proposta di sbloccare gli sfratti non verrebbe gestita in maniera sconsiderata e spregiudicata, ma analizzando le singole situazioni nella loro specificità e andando a calcolare gli insoluti, che spesso precedono il periodo covid e lockdown.