Previsioni del tempo: in arrivo nei prossimi giorni ancora neve e ‘freddo polare’. Ecco cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime ore.
Cattive notizie sul fronte meteo: a partire dalla seconda metà di gennaio sono previsti ancora ‘freddo polare’ e abbondanti nevicate, soprattutto dopo i cosiddetti giorni della merla che, anche quest’anno, sembrano voler dare ragione alla tradizione, confermandosi i giorni più freddi dell’anno. Ad ogni modo, dopo gli ultimi miti raggi di sole che in questi giorni hanno scaldato alcune delle regioni italiane, pare che l’inverno non sia ancora finito. Anzi, al contrario, sembra proprio che dai prossimi giorni le temperature si faranno più rigide, spianando la strada a quello che si preannuncia come un febbraio estremamente freddo.
Le previsioni del tempo di lunedì 18 gennaio
La giornata di domani, lunedì 18 gennaio 2021, sarà caratterizzata nel complesso da nubi sparse e qualche debole nevicata, in particolare al Nord Italia nelle aree alpine lombarde e altoatesine. Sereno altrove, con qualche fenomeno di foschia e nebbia in Pianura Padana. Nelle regioni centrali, invece, sono previsti addensamenti e leggere nevicate al di sopra dei 200-400 metri, con successivo miglioramento del clima nel corso della giornata. Al Sud nubi compatte in Molise, Puglia, Calabria, Sicilia settentrionale ed orientale con qualche debole rovescio. Fenomeni nevosi al mattino sui rilievi molisani e lucani intorno ai 200-400 metri e in Calabria tra i 300-500 metri di altitudine.
Il meteo dei prossimi giorni
Per quanto riguarda, invece, le previsioni meteo dei prossimi giorni, si registrano nuvolosità e piovaschi al Nord. Nubi persistenti in Sardegna, regioni tirreniche, Umbria e aree appenniniche. Sereno al centro-Sud con nubi sparse nelle zone tirreniche. Sul finire della settimana sono, infine, attese nuvolosità e precipitazioni su tutto il territorio nazionale, soprattutto in Liguria, alta Lombardia, Toscana settentrionale e basso Lazio; neve su Alpi e Prealpi anche a bassa quota. Temperature minime in flessione quasi ovunque, con qualche eccezione su appennino emiliano ed abruzzese. Massime in leggera diminuzione su Piemonte, pianura lombarda, Trentino Alto Adige, Veneto settentrionale, Toscana interna e lungo le coste meridionali della Sicilia; in aumento su appennino romagnolo, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Nord della Calabria e Sicilia settentrionale.