Christiane Filangieri, la bellissima attrice protagonista di tantissime serie italiane, tempo fa rivelava una sua grande paura che sembra non riuscire a superare e che forse potrebbe rappresentare un limite per la sua carriera.
Da stasera la vedremo recitare nella serie Rai Mina Settembre, ma è già una presenza più che stabile nel palinsesto: l’abbiamo già vista in numerose fiction, non solo rai, tra cui La strada di casa, Amanti e segreti, La squadra, Ho sposato uno sbirro, I liceali, I Cesaroni, Il Paradiso delle signore.
LEGGI ANCHE: Anna Tatangelo, “Non mi farai male, vero?”: ripresa in un momento molto ‘particolare’
Christiane Filangieri, qual è la paura che non riesce a superare?
Di origini tedesche, nasce infatti in Germania da madre boema e padre napoletano. La madre, anche lei una creativa, è pittrice di icone russe mentre il padre è un imprenditore che per lavoro ha portato tutta la famiglia in Brasile.
Inizia a lavorare come modella, partecipa al concorso di Miss Italia nel 1997, dove si aggiudica il terzo posto. Nel frattempo nutre il suo interesse, sempre più spiccato, per la recitazione e nel 1999 sbarca al cinema con il film Non lo sappiamo ancora.
Della vita privata non sappiamo molto, poiché Christiane Filangieri non utilizza nemmeno i social. Sappiamo soltanto che ha sposato nel 2010 l’imprenditore e costruttore Luca Parnasi, da cui, nel 2012, ha avuto il figlio Alessandro.
LEGGI ANCHE: Fiorella Mannoia: doppio show su Rai 1 insieme a tanti cantanti italiani
Ma qual è la paura che non riesce a superare e che potrebbe rappresentare un limite per la sua futura carriera? La sua grande paura è quella del palcoscenico teatrale e in un’intervista rilasciata tempo fa a Spettacolo News dichiarava: “ho sempre detto che attori di teatro, dottori e insegnanti sono le tre professioni che stimo di più e che trovo difficilissime. Potrei morire a stare sul palco, con il sipario davanti a me che si apre! Esercita per me un fascino, ma anche una paura. Avevo cominciato alcune commedie in passato, ci ho provato e poi non se ne è fatto più niente. Ho talmente paura e rispetto che dovrei proprio leggere qualcosa che mi fa buttare il cuore oltre l’ostacolo. Su queste cose sono di pancia e mi dico “è troppo bello, mi ci butto!”.