Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma ha dichiarato: “Se i medici non vogliono essere sospesi dal servizio devono vaccinarsi”
Il dibattito su vaccino anticovid si oppure no, continua a tenere banco e come sempre accade in queste circostanze si registrano due schieramenti opposti tra la popolazione e gli stessi medici.
Giuseppe Ippolito e il suo monito
Giuseppe Ippolito direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, si è inserito nella polemica tra coloro che sono favorevoli al vaccino anticovid e chi invece lo rifiuta e in un’intervista all’Ansa ha dichiarato: “Tutti gli operatori sanitari, devono vaccinarsi contro il Covid e se non vogliono essere vaccinati devono essere sospesi dal servizio perchè, appunto, non possono essere idonei al servizio che svolgono”.
#lariachetira Giuseppe #Ippolito (Direttore Scientifico Spallanzani): “Nei primi due mesi dopo il completamento della vaccinazione nella migliore delle ipotesi saremo più o meno protetti. Il vaccino protegge sicuramente dalla malattia grave” https://t.co/uxgu8vnlw5
— La7 (@La7tv) December 28, 2020
Otto diversi tipi di piattaforme vaccinali su cui confrontarci
Da un video Youtube Ippolito proprio in questi giorni aveva ribadito l’importanza di rispettare le regole senza cercare di fare i furbi ricordando che il vaccino Pfizer è solo il primo e sarà seguito da altri, tra qui quello di AstraZeneca e quello di Modena, anche se alcuni vaccini saranno in ritardo come è accaduto con Sanofi.
Ippolito ha informato sulle otto piattaforme vaccinali a disposizione. In futuro sarà possibile scegliere quale segmento della popolazione corrisponde ad ogni vaccino per un’azione più efficace e risolutiva. “Speriamo di arrivare entro la fine dell’anno prossimo ad aver vaccinato l’intera popolazione, anche se al momento attuale non tutti i vaccini sono provati su persone al di sotto dei 16 anni, bisogna ancora ragionare su alcuni aspetti”, ha concluso il professore.
Ippolito ha riconosciuto che essere partiti tutti con la stessa modalità nello stesso giorno è stato un segnale di unità del paese.
Viola R.