Massimo Ranieri, sapete perché ha scelto questo nome? Nessuno lo immagina, ecco come si chiama realmente

Massimo Ranieri, sapete perché ha scelto di chiamarsi così e qual è il suo vero nome? Non lo immaginereste mai, ecco il retroscena sul suo passato. 

Massimo Ranieri è uno dei cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana. La sua voce inconfondibile lo ha fatto conoscere e apprezzare dal pubblico, che lo segue da anni con grande affetto. Tutti conoscono, infatti, le sue canzoni più famose, da ‘Rose rosse‘ a ‘Se bruciasse la città’, fino all’indimenticabile ‘Perdere l’Amore’, conosciuta in tutto il mondo.

Insomma, Ranieri è un pilastro della nostra musica e il pubblico sa davvero tutto di lui. O quasi! Molti, infatti, non sono a conoscenza del fatto che Massimo Ranieri non è il suo vero nome e che c’è un retroscena davvero inaspettato dietro la scelta di questo pseudonimo. Siete curiosi di conoscere tutta la storia? Ecco i dettagli.

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Massimo Ranieri, sapevate che questo non è il suo vero nome? Ecco come si chiama realmente

Classe 1951, Massimo Ranieri ha cominciato a cantare fin da quando era bambino, perché fin da subito si è distinto per la sua incredibile voce. Da piccolo, infatti, cantava per i turisti pur di racimolare qualche spicciolo, visto che la sua era una famiglia molto povera. Da ragazzino cominciò a cantare nei bar per intrattenere i clienti e fu proprio lì che, a soli 13 anni, venne notato da un discografico, Gianni Aterrano, che gli propose di incidere un disco.

All’epoca Ranieri era Giovanni Calone, perchè questo è il suo nome di Battesimo. Lo sapevate? Quando cominciò ad esibirsi, poi, cambiò il suo nome in ‘Gianni Rock’, e solo dopo qualche tempo diventò il Massimo Ranieri che conosciamo oggi. Sapete perché ha scelto questo nome così diverso e lontano dal suo? Il motivo è davvero particolare. La scelta di ‘Ranieri’ deriva infatti dal Principe Ranieri di Monaco, che in quel periodo era molto famoso e dunque era un nome già noto al pubblico. ‘Massimo’ si è aggiunto in un secondo momento, anche questo scelto perché era un nome molto popolare e diffuso, facile da ricordare. Lo avreste mai immaginato?